Scuola di Giornalismo Sportivo

Corso di giornalismo sportivo: Euro 2016: Il Portogallo alza la Coppa ma l’impresa la fa l’Islanda

Daniele Arcella, partecipante al corso organizzato da 100x100Napoli, ha ripercorso la storia dell’ultimo campionato europeo.


Euro 2016 si è disputata in Francia per la terza volta: 24 squadre a contendersi il trofeo continentale per disputare 51 partite in 10 stadi. È stato un torneo ben organizzato soprattutto in un paese, quello transalpino, al centro di precedenti attacchi terroristici. Riscatto avvenuto grazie ad un evento sportivo che ha coinvolto appassionati di tutta Europa e non solo. A vincere l’Europeo è stato il Portogallo di Ronaldo & C. La nazionale lusitana allenata da Fernando Santos ha spodestato ogni previsione della vigilia battendo i padroni di casa francesi super favoriti. Complimenti quindi alla Selecao dal Quinas per il traguardo raggiunto e che ha reso il calcio, sempre più, il gioco più bello del mondo.
Europeo dalle mille emozioni che ha decretato la vincitrice finale ma che ha soprattutto portato alla ribalta quella che può essere considerata davvero la vera e propria impresa dell’anno. Stiamo parlando dell’Islanda e del clamoroso risultato raggiunto: quarti di finale a danno dell’Inghilterra e una ventata di aria fresca in Europa. 6 anni fa, occupava il 112° posto nel ranking FIFA ma ora è balzata al 34° nonostante numeri a dir poco sorprendenti. E già, con poco più di 330.000 abitanti complessivi, l’Islanda è il Paese più piccolo a Euro 2016. Praticamente ha qualche migliaia di abitanti in più del Comune di Bari e rappresenta lo 0,55% della popolazione italiana. La storica impresa compiuta a Nizza dall’Islanda agli europei di calcio in Francia contro i più forti rivali dell’Inghilterra (2 a 1) è stata suggellata alla fine da una sorta di “haka” condotta dai giocatori in campo e rivolta ai loro tifosi. Un tributo da brividi del suo popolo che ha raggiunto la Francia in massa dimostrando un calore forse inaspettato. Un progetto quello della piccola isola del Nord Europa che parte da lontano attraverso una programmazione di alto livello e che ha visto investimenti importanti in strutture e vivai. Ad oggi, sono molti i calciatori professionisti islandesi in giro tra i club europei ma la soglia nazionale è ancora limitata: basta pensare che agli Europei sono stati soltanto 23 i calciatori professionisti. La federcalcio islandese conta solamente 100 calciatori professionisti, contro i 13.000 della federazione italiana. Il rapporto praticamente è di 1/130. Insomma un vero e proprio miracolo sportivo quello della nazionale islandese allenata da Lagerback che ha dato lustro ad un intero Paese, che da questo momento in poi sarà ricordato non solo per i suoi innumerevoli vulcani attivi, i ghiacciai o i famosissimi geyser ma soprattutto per il calcio.

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