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De Laurentiis orgoglioso: “È un Napoli cazzuto”

Aurelio De Laurentiis ha parlato ai microfoni di Tv Luna:

“Questo Napoli ha le tre ‘c’, cazzuto, cazzuto, cazzuto. Anche se poi in realtà le tre ‘C’ sono altre, ovvero cervello, cuore e… l’altra è meglio non dirla: buon per chi lo sa. Per non essere volgari diciamo ‘coraggio’. Oggi c’erano 53mila e 600 tifosi e con il Manchester City mi aspetto un San Paolo strapieno perché il tutto esaurito ci porta fortuna: speriamo di continuare a regalare ai nostri spettatori il divertimento. La bellezza di Sarri è proprio questa: un uomo serio che, però, fa divertire. La strada per vincere è il bel gioco, ma è anche molto pericolosa perché a volte bisogna fare di necessità virtù, ma Sarri è così: prendere o lasciare. Sarri vuole tutto. Lui ha già tutto quello che può desiderare un allenatore perché ha tanti giocatori capaci anche di sostituire i più stanchi.

Non abbiamo avuto per due stagioni il classico centravanti, ma questo ci ha permesso di scoprire Mertens. Scudetto? Basta banalità, non esiste solo lo scudetto. C’è anche la soddisfazione di esprimere quello che gli altri ci invidiano. Quando dicono che il Napoli gioca il più bel calcio d’Europa, per tutti noi penso che sia un bel regalo. Basta uno scivolone, un infortunio e lo scudetto può sfuggirti. All’inizio ci criticavano tutti, perché l’italiano è un lamentoso e oggi difendiamo il primo posto per Napoli e per il sud Italia. Lo scudetto prima o poi lo vinceremo, speriamo presto.

Il sud ha sempre dato fastidio al nord. Per questa stagione abbiamo investito molto meno rispetto a quella precedente, si parla molto di chi spende sul mercato, ma ciò nonostante ci sono squadre che pur spendendo molto perdono 2-0. Quindi voglio dire che certi risultati si ottengono col tempo, con la continuità e con il lavoro serio. Quando sento dire: ‘presidente chi compriamo’? Ma perché questa banalità? Si rischia di mettere in difficoltà l’allenatore che ha un suo metodo di gioco. Fino ad ora con Giuntoli abbiamo sbagliato poco. Adesso dobbiamo mettere a punto quei cambi necessari per gennaio.

Chiesa? La Fiorentina non lo vende: mica il presidente si fa ammazzare dai tifosi perché vende un pezzo pregiato della sua gioielleria. Oggi, per esempio, Maggio ha fatto bene: se io avessi dato ascolto alle tante voci lo avrei dovuto cedere già tre anni fa. Poi io ho un amore viscerale per Giaccherini, gioca con la testa e sa esattamente come amministrarsi quei 15 minuti finali dove può capitare di tutto. Manchester City? Dovrebbe essere decisiva: se escludiamo la prima mezz’ora vista nella gara d’andata, tutto il resto mi piace”.

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