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De Laurentiis, Sarri e i pomi della discordia contrattuale

Si avvicina sempre più l’incontro decisivo fra Aurelio De Laurentiis e Maurizio Sarri.

 

 

Nel pieno della corsa-scudetto finale, con il Napoli che tenta di tener testa alla Juventus, resta alta l’attenzione sull’incontro fra Aurelio De Laurentiis e Maurizio Sarri per definire il rapporto del tecnico toscano con la società partenopea. Ricordiamo che attualmente il contratto di Sarri è in scadenza al 30 giugno 2020, ma il mister può svincolarsi al 30 giugno 2017 pagando (o facendo pagare dall’eventuale nuovo club) una clausola da 8 milioni di euro entro 40 giorni.

Tante le ipotesi, le ultime sono quelle fatte stamane dai colleghi de “La Gazzetta dello Sport” e “Il Corriere del Mezzogiorno”. Sulla rosea si parla di richiesta, da parte del tecnico, di un aumento d’ingaggio a ben 4 milioni di euro più l’arrivo di alcuni acquisti di alto livello. Sempre secondo il primo quotidiano sportivo italiano, sarebbe il Chelsea il club maggiormente “tentatore” e che non avrebbe nessun problema a rilevare il contratto pagando la clausola.

Simile, ma con qualche punto in disaccordo, la situazione descritta dal “Corriere del Mezzogiorno“. Sarri vuole acquisti importanti,”investimenti che s’avvicinassero a quelli della Juventus“, ma non avrebbe affatto gradito la perdita di Pepe Reina. Il tecnico toscano avrebbe voluto qualche reale tentativo della società per provare a trattenere il nazionale spagnolo, anche in virtù del suo peso specifico nello spogliatoio.
Per entrambe le testate l’incontro “finale” fra Aurelio De Laurentiis e Maurizio Sarri non sarà a breve, e sicuramente non si concretizzerà prima del 22 aprile, data del fatidico big-match dell’Allianz Stadium che potrebbe decidere l’intera stagione.

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