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[Esclusiva] Mimmo Carratelli: “Kramer ed Herrera sono grandi calciatori. San Paolo? Stadio di serie C”

“Se il titolo di campione d’inverno arrivasse con 10 punti di vantaggio sulla seconda allora avrebbe senso festeggiarlo, ma questo è un campionato troppo equilibrato”.

Giornalista di lungo corso, storico collaboratore per Il Mattino ed il Corriere dello Sport oltre che de Il Roma e del Corriere dello Sport Stadio, Mimmo Carratelli esprime le sue perplessità sul festeggiare il titolo virtuale di campioni d’inverno:

“E’ ovvio che in una situazione così equilibrata, come lo è il campionato di quest’anno, è difficile dire chi lo vincerà. Ricordiamoci che in tal senso il Napoli ha perso soltanto due partite mentre la Juventus è già a quattro sconfitte come l’Inter. Sognare non è peccato e quindi gli azzurri devono crederci, ma è chiaro che quando l’avversaria è la Juventus non si può mai dire cosa possa accadere”.

Una riflessione arriva anche per quanto riguarda il calciomercato della squadra, che dev’essere fatto con criterio: “Toccare una squadra che va a mille è pericoloso – afferma Carratelli -. Secondo me c’è bisogno di un sostituto di Higuain e di un centrocampista per far rifiatare Allan ed Hamsik senza che se ne senta la mancanza. Gabbiadini? io di calcio capisco poco, ma non mi sembra che Gabbiadini sia un centravanti. Sicuramente in una situazione di mancanza è ovvio che sia il primo indiziato a sostituire Higuain, perché ha la classe per poterlo fare, ma il Napoli ha bisogno di un altro tipo di giocatore in quel ruolo. Per quanto riguarda il centrocampista il mio preferito è André Gomes. Ha una forza penetrativa ed una tecnica che non ha eguali, Kramer ed Herrera sono grandi calciatori bisogna vedere se accetterebbero di venire a fare le riserve. Marcello Trotta? E’ un calciatore dell’Avellino, giovane ed un centravanti straordinario. Era già stato accostato a club di Serie A, ma da quello che so potrebbe andare al Sassuolo o ad Empoli. Il Napoli perderebbe un’occasione”.

Alcune brevi considerazioni tattiche: tra il nuovo modulo adottato da Sarri ed il 3-5-2 di mazzarriana memoria: “L’ideale per questo Napoli è il 4-3-3 e Sarri lo ha capito, per questo non ci si smuove più. D’altronde non è un modulo statico, perché ogni partita cambia e spesso si trasforma in 4-3-1-2 a seconda della situazione”.

Un’ultima considerazione Mimmo Carratelli la riserva alla problematica Stadio San Paolo: “E’ una questione complessa – commenta -. E’ più facile farne uno nuovo che ritoccare quello già esistente, ma il problema sarebbe dove posizionarlo. Il San Paolo è la storia del Napoli, è al centro della città, dispone di ampi parcheggi e spazi, all’esterno offre grandi vantaggi. Il problema è che non si può certo andare in Champions e presentare uno stadio così, si rischiano figuracce. Il Napoli potrebbe diventare campione in Serie A e ritrovarsi uno stadio di Serie C. Sicuramente però c’è un fattore sentimentale: è stato lo stadio del Napoli di Maradona, il Napoli di Vinicio, di Altafini e Sivori con Petisso in panchina, anche la tradizione conta insomma. E’ difficile esprimersi a riguardo”.

 

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