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Gattuso: “Squadra da scudetto? Non lo so, ma la sento mia. Insigne? Si è fermato in tempo”

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Gennaro Gattuso, allenatore del Napoli, ha parlato ai microfoni di Sky Sport al termine della partita vinta contro la Real Sociedad.

 

 

“Ci giocavamo un bel 50% dopo la sconfitta con l’AZ. Oggi non era facile giocare qui, contro di loro. Sono una squadra in salute che ha cambiato anche come venirci a prendere, ci hanno messo in difficoltà e non ci hanno lasciato giocare. Mi è piaciuto tantissimo tatticamente la mia squadra, potevamo fare di più qualitativamente ma complimenti ai ragazzi, abbiamo sbagliato poco e ci hanno messo tanto.

Noi dopo 20, 25 minuti abbiamo cambiato, non siamo più andati a prenderli ma li abbiamo aspettati. Lobotka ha fatto a volte bene a volte no ma abbiamo preso pochissime imbucate. Loro vogliono aprirti e giocare sulle linee di passaggio, noi ci siamo abbassati ed è stato giusto farlo. A prenderli alti abbiamo rischiato palla fuori, palla dentro e giocare tre contro tre o quattro contro quattro.

Insigne? Parlando con lui ha detto che si è fermato in tempo. Domani lo valutiamo ma non ha sentito la stessa fitta che ha sentito alla stessa gamba.

Squadra da scudetto? Sinceramente no, non lo so. Forse sì, forse no. Io ho la sensazione di avere una squadra con grande serietà, di allenare una squadra molto forte che mi dà  l’opportunità di lavorare con sicurezza. Vorrei poter giocare anche in maniera diversa, so che sto chiedendo troppo ma per diventare una squadra forte, puoi cambiare tre quattro giocatori ma la mentalità deve rimanere. Abbiamo fatto una grande partita a livello tattico ma avrei voluto che sviluppassimo il gioco in modo migliore, questo è il rammarico. La sensazione è di avere una squadra forte ma non so se è da scudetto. Il nostro obbiettivo è tornare in Champions League e bisogna vedere partita dopo partita. Stiamo vivendo un periodo particolare, devi farti il segno della croce per sperare di perdere meno giocatori possibile.

C’è una base perché sono ragazzi per bene. Io col tempo sono migliorato ma sono un allenatore da pane al pane, vino al vino. I giocatori sono la parte più importante e per loro sono disposto a dare tutto, ma devo vedere serietà e rispetto per le persone che lavorano con noi. Me la sento mio questa squadra, ma per come lavora ed è per questo che mi aspetto sempre qualcosa di più. Lavora con entusiasmo ed hanno tante qualità. Demme non giocava da tanto, Lobotka, Petagna, ci stanno dando dentro ed è bello lavorare con questi giocatori.

Lozano? Chuky aveva un problema. Lo ricordo al PSV e non è che Giuntoli e la società sono pazzi a spendere tutti quei soldi per un giocatore. Aveva un problema: poca forza nelle gambe per cui cadeva dopo i tiri e ci metteva tempo a recuperare per uno scatto. Ha motore, ma deve essere pronto e allenato al cento per cento. Quello che vedete ora è merito suo, non mio.

Domani è il compleanno di Diego e volevo fare gli auguri a un grandissimo campione: tanti auguri Diego”.

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