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Hamsik: “Voglio lo Scudetto, Napoli lo merita! Il record è un incubo per gli altri non per me”

Marek Hamsik, capitano del Napoli, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli.

Il centrocampista azzurro ha parlato di molte cose.

Queste le sue dichiarazioni: “A Udine non sarà facile perché Oddo è alla sua prima gara. Conta tanto la gara e ci teniamo a vincerla. La gara con la Juventus sarà importante soprattutto ora che il Napoli sta bene poi giochiamo davanti ai nostri tifosi. Ce la metteremo tutta per portare sei punti a casa.

Insigne? La sua crescita è incredibile, è un grande giocatore, nulla da aggiungere perché è diventato un grande. Il suo gol poi…l’ha messo nel set, a giro, davvero incredibile.

Musica? Mi piace quella slovacca ma anche italiana. Mi sono divertito a sentire Mrtens cantare, è simpatico.

Record? Non è un incubo, lo è più per i tifosi. Bisogna pensare alla squadra è quello che conta.
Il mio gol più bello? Quello col Milan coast ti coast, 70 metri con palla al piede è straordinario, poi anche quello in Coppa Italia è bello.

Feder o Nadal? Mi piace Nadal perché ha più grinta.

Quando sono arrivato avevo 20 anni e volevo stare vicino al campo di allenamenti e poi ho conosciuto tanti amici e non voglio andare via.

Qualificazione Champions? Ci crediamo e lo abbiamo dimostrato con lo Shakhtar, andremo a Rotterdahm per vincere sperando che il City vinca. Può vincere perché è costriuta per vincere.
Real Madrid? Andiamo prima avanti poi vedremo (ride, ndr).

Caffè? Lo fa mia moglie. Però quello di Tommaso è più buono. Mangiamo sia italiano che slovacco, mi chiede cosa voglio mangiare e lei cucina. Fa bene pasta e patate con la provola. La bolognese non la fa tanto bene. Il palazinki è un dolce slovacco che mi piace tantissimo, la pastiera mi fa gonfiare. 

Tatuaggi? Ho perso il conto ma ho uno spazio che sto conervando, ci crediamo davvero tutto.
Scudetto? Il mio sogno più grande è quello di vincerlo, non oso immaginare come sarà la festa. Napoli se lo merita. Non ci montiamo la testa, giochiamo come sappiamo e lavoriamo”.

 

 

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