Editoriale

Il calcio italiano, ai margini in Europa ha distrutto se stesso. Eppure, il Napoli ha dimostrato che si può competere con intelligenza e competenza

Il Napoli festeggia dopo la vittoria ottenuta per 6-1 in casa dell'Ajax.

Il calcio italiano, ai margini in Europa ha distrutto se stesso. Eppure, il Napoli ha dimostrato che si può competere con intelligenza e competenza.

 

L’ultima teoria che provano a veicolare è che, la caduta rovinosa della Juventus, trascini con se, anche, il resto del calcio italiano.

Tralasciando il giudizio etico, su chi pretende di giustificare dei comportamenti delittuosi, in nome di, non si capisce quale, interesse superiore, perché, ognuno si farà la propria idea, quello che lascia attoniti è che non abbiano capito molto di quello che è successo, succede e succederà.

Il calcio italiano, vive un’epoca buia interrotta solo dalla, splendida, vittoria de l’Europeo.

Due edizioni del Mondiale bucate, i vertici arbitrali travolti da scandali e lo tsunami che sta trascinando via madame.

Roba, da far tremare i polsi e, in un contesto di difficoltà economiche drammatiche, con la SerieA che arranca, molto dietro, gli altri top campionati europei.

La miopia e l’immobilismo, della Lega calcio che passa il tempo a litigare per dividersi le briciole senza avere una seria programmazione.

Il governo che non collabora per risolvere il problema stadi e i diritti televisivi che rappresentano l’unica fonte reale di reddito, in mancanza di una seria progettualità, imparagonabili a quelli che incassano gli altri.

Nessuno che pensi ad offrire un prodotto, veramente,appetibile, dando, agli acquirenti stranieri, un motivo per cui pagare caro lo spettacolo offerto dal calcio nostrano.

Per anni, i campionati sono stati monotematici e noiosi e, oggi, secondo quanto reso noto dalla sentenza, anche alterati nella corretta competitività con artifici contabili,

Quando c’era stata la possibilità, di diventare più interessanti, una squadra bellissima, come il Napoli di Sarri, ammirato in tutto il mondo, si vide sfuggire il titolo, in un finale di stagione opaco e infarcito di tanti dubbi.

Probabilmente, la spirale nella quale è finita la Juventus deriva dalla voglia di competere ad alti livelli in Europa, inseguendo club ricchi e potenti.

Vincere in Italia, era diventato troppo facile ma in Europa no e questo, potrebbe aver autoalimentato, il meccanismo perverso.

Alla fine, il banco è saltato,

la Juventus non ha vinto nessun titolo continentale, il calcio di casa nostra è sempre più inguaiato.

Quindi, qualcuno spieghi a cosa avrebbero portato, questi anni trascorsi, nella bolla gonfiata dal sistema creato dalla Juventus?

Eppure, è sotto gli occhi di tutti la via maestra indicata dal Napoli:

Conti in ordine, progetto, sostenibilità e competenza.

Hanno costruito una squadra fantastica, abbattuto i costi e, mentre incantano l’Europa, dimostrano che le cose si possono fare perbene.

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