Editoriale

Chi si accontenta gode…così così

È il tema del giorno: Il Napoli contro la Roma non si è accontentato del pareggio, nonostante le distanze siderali dalle inseguitrici e i risultati di questo turno.

Parlarne, però, o, peggio, stupirsene, denota scarsa attenzione alle parole dei protagonisti e poca consapevolezza della forza mentale di questo gruppo.
La differenza tra vincere e piazzarsi, l’ha sempre fatta e, sempre, la farà la continuità.
Per essere continui, bisogna mettere in campo tutte le proprie qualità tecniche, tattiche e fisiche.
Bisogna, riuscire a seguire i dettami del tecnico e quindi avere piena fiducia in lui ma non deve,mai, mancare una ferrea disciplina mentale.
In passato, si sono spesi fiumi di parole sulla fragilità emotiva del Napoli che, pur recitando, da anni, un ruolo da protagonista nel campionato italiano non sia mai riuscito a vincere un campionato, al netto delle interferenze esterne che, pure, si sono verificate.
Oggi, invece, va esaltata proprio la componente psicologica di un gruppo che non mostra cedimenti.
I risultati straordinari degli azzurri che vanno oltre le défaillance dei competitor, sono frutto di tutte le componenti societarie, concentrate su un unico obiettivo.
Fa bene Spalletti a sottolinearlo.
Ognuno, ha diritto alla propria parte di merito e gli viene riconosciuta ma, al di sopra di tutto, ci sono i calciatori.
Banale, sottolineare che stiano facendo, solo, il proprio dovere, nessuno va in campo per perdere, a tutti piace vincere e qui c’è, pure, in gioco l’immortalità.
Però, tra il desiderio e la realtà c’è uno spazio enorme da riempire, con consapevolezza, determinazione, coraggio e solidarietà.
Tutte cose meravigliose con cui riempirsi la bocca e indicare come imprescindibili ma molto faticose da mettere in pratica.
Questi ragazzi, condividono tutto, ogni goccia di sudore e ogni sorriso, gli errori e i successi ma, soprattutto, la strada che può portarli alla vittoria finale.
Perché mai dovrebbero accontentarsi? Avete mai sentito di qualcuno che abbia scritto la storia accontentandosi?
Ecco.

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