Champions League

Il Genk. La cenerentola del girone punta su Hagi e Samatta, ma attenti anche alla velocità di Ndongala

Nella seconda giornata del Girone E della Champions League 2019-20 il Napoli affronta in trasferta i campioni del Belgio del Genk.

  • Nome completo. Il Koninklijke Racing Club Genk, semplicemente Genk.
  • Nazionalità. Belgio-Genk.
  • Anno fondazione. 1988.
  • Simbolo. La G stilizzata, iniziale del nome della città.
  • Presidente. Il belga Peter Croonen.
  • Stadio. Luminus Arena da 24.604 posti
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  • Centro di allenamento. Non specificato.
  • Sponsor. Main: Beobank; Tecnico: Nike.
  • Gemellaggi. Non ci sono gemellaggi particolari.
  • Rivalità. Non sono note particolari rivalità, anche se la sfida contro il St.Truiden è particolarmente sentita.
  • Colori sociali. Bianco e blu.
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  • Valore della rosa. Sulla carta circa 118 milioni di euro.
  • Top-players in squadra. Nessuno in particolare.
  • Hall of fame. Koulibaly, De Bruyne, Milinkovic-Savic, Benteke, Carrasco, Castagne, Courtois, Praet, Van den borre, Vandenbergh.
  • Palmares.
    4 Campionati del Belgio (campione in carica).
    4 Coppe del Belgio.
    2 Supercoppa del Belgio (campione in carica).
  • I precedenti con il Napoli. Non ci sono precedenti.
  • Gli ex. Nessuno.
  • In Champions per: 1° classificato nel campionato belga 2018-19.
  • Il rendimento del 2019-20. In campionato il Genk occupa con 14 punti il sesto posto in classifica a -6 dalla capolista Bruges. In campionato ha ottenuto 4 vittorie (3 in casa), 2 pareggi e 3 sconfitte (1 in casa), segnando 16 gol (6 in casa) e subendone 13 (4 in casa). In Champions nella prima giornata è stata sconfitta 6-2 in casa del Salisburgo.
  • Allenatore. Dal 2019 il belga di origini calabresi Felice Mazzù che ha preso il posto dell’olandese Mario Been ex calciatore del Pisa.
  • Modulo principale. 4-3-3.
  • Formazione base. Coucke; Maehle, Dewaest, Lucumi, Uronen; Berge, Hagi, Heynen; Ito, Samatta, Ndongala.

Il Genk è la sorpresa del calcio belga dopo il trionfo nello scorso campionato, dove ha superato le più quotate Anderlecht e Club Brugge. In questa stagione ha già vinto la finale della Supercoppa del Belgio dopo aver sconfitto 3-0 il Mechelen.

Una squadra temibile solo per l’intensità che mettono in campo nelle gare casalinghe ma comunque facilmente battibile.

Non eccelle in nessun reparto anche se l’allenatore Mazzù, sta studiando i rimedi per limitare l’attuale eccessiva vulnerabilità della difesa.

Il Genk dovrà fare a meno del portiere titolare Vukovic per un problema la tendine di Achille. L’età media della squadra è inferiore ai 24 anni e l’allenatore Mazzù punta molto sull’entusiasmo dei suoi giovani tra i quali sono particolarmente da attenzionare l’ex viola e figlio d’arte Hagi e il tanzaniano Samatta.

Per il ‘napoletano’ Koulibaly la sfida con il Genk è un tuffo nel passato visto che proprio dal Genk Rafa Benitez lo ha portato al Napoli nel 2014. Con il Genk Koulibaly ha giocato dal 2012 al 2014 collezionando 92 presenze con 3 gol.

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