Editoriale

Il Napoli ha tre giorni per riempire e svuotare, per non essere travolto dal long post Fiorentina

Il Napoli ha tre giorni per riempire e svuotare, per non essere travolto dal long post Fiorentina.

 

Cinque gol sono tanti, troppi, soprattutto se li incassi al Maradona e vieni sbattuto fuori, agli ottavi, dalla Coppa Italia.
Della partita fi ieri non si può salvare niente, a parte, la perla di Mertens che sembra, anche, sprecata, in una serata del genere.
Il dato di fatto, oltre al risultato del campo, è che, per la terza volta, dopo aver retto per due partite, sono crollati.
Perché il Napoli, tranne l’inizio del secondo tempo, non ha mai giocato bene.
È complicato fare risultato se tiri, poco o nulla in porta.
Questa è la cruda realtà, poi ci sono le cause e sono sempre le stesse.
Mancano i calciatori, quindi le rotazioni ma manca, soprattutto, la qualità che sono l’essenza e la sostanza del Napoli.
Fabian, Zielinski, Insigne ma, anche Lozano e Koulibaly e pure Ounas e Anguissa sono calciatori qualitativamente superiori, se non li hai,  devi metterla sul fisico e parti con l’handicap, a prescindere dall’assenza del tuo bomber, è il gioco a non svilupparsi fluidamente.
Infatti, il Napoli, nelle ultime tre ha segnato con prodezze individuali.
Anche quando ha tenuto molto bene il campo, contro la Juventus o, dominato, contro la Sampdoria, non ha mai avuto tante, nitide occasioni da gol.
Ora vanno recuperati al meglio tutti i guariti, tutti.
Bisogna, che i ragazzi reduci da infortuni o covid, facciano uno sforzo particolare, in attesa del recupero di Insigne e del ritorno degli africani.
Mancano tre giorni alla partita di Bologna e il Napoli deve fare una doppia operazione di riempimento e svuotamento.
Riempire i muscoli dei guariti e svuotare il cervello e le gambe di chi ha giocato contro la Fiorentina, perché è pericoloso portarsi dietro scorie, una sconfitta così umiliante rischia di restare nella testa e sarebbe un grosso guaio.

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