Editoriale

La scelta dei due pesi e delle due misure, da parte degli arbitri e degli organi federali è una consuetudine diventata legge

Domenichini persona nota per la sua mitezza ed educazione, giovedì viene espulso su indicazione del quarto uomo e becca due giornate di squalifica.
Pare, abbia semplicemente e, rispettosamente, chiesto all’arbitro una verifica alla VAR, dopo il grave fallo subito da Politano.

Normali dinamiche di campo che, però, sono diventate frasi ingiuriose nel referto ed hanno portato alla pesante sanzione.

Tutto accade, dopo i lampanti episodi, mostrati in mondovisione, verificatesi al termine della finale di Super Coppa e che hanno visto protagonista, Bonucci.

Sappiamo com’è andata a finire la vicenda: Una semplice ed irrisoria, sanzione pecuniaria, comminata al calciatore bianconero.

A ciò, va aggiunta anche la lunga serie di offese fatte da Allegri all’arbitro Sozza al termine di Juventus-Napoli.

Reiterate e ribadite, come svelato da Il Tempo e, tra l’altro, dette in piena consapevolezza in quanto, il tecnico bianconero, come raccontato dal quotidiano, aveva messo in conto, anche, una lunga squalifica.

La mancanza di logica e univocità, nelle decisioni arbitrali, in campo e nelle vicende collaterali, da parte degli organi arbitrali e dei giudici federali è fuori controllo.

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