Editoriale

Insigne-Napoli-Toronto Orgoglio e sentimento. Cinque mesi per preparare un grande addio

insigne napoli

Insigne ad un passo dal diventare, nella prossima stagione, un calciatore del Toronto.

A partire dalla prossima stagione, appunto.

Fino alla fine di questa, Lorenzo Insigne sarà un calciatore del Napoli e ne indosserà con orgoglio la fascia di capitano.

Poi, si trasferirà in Canada, inizierà una nuova avventura professionale, verrà coperto di denaro e tiferà da lì per la squadra della sua città.

Perché Insigne, non è solo il capitano del Napoli ma anche il suo primo tifoso.

Quattordici milioni netti, per ogni anno moltiplicato 5, sono la cifra pazzesca che guadagnerà. Nessuna persona al mondo avrebbe mai potuto rinunciare ad una cifra simile.

Ma non è solo una questione di soldi, perché Lorenzo, ad un certo punto non ha più avuto la sensazione di essere al centro del progetto del Napoli che verrà.

Insomma, essere, non solo un calciatore, importante ma la pietra d’angolo, l’irrinunciabile a prescindere da tutto, sul quale fondare il resto.

Da una parte, c’è un club che fa le proprie legittime scelte, programma e segue linee guida aziendali dettate da una situazione generale, complicata dalle ingenti perdite, determinate dal covid.

Dall’altra parte, c’è un napoletano, capitano della sua squadra del cuore e che aveva posto una condizione capestro al suo entourage “Non andare in club che un giorno avrebbe potuto sfidare il Napoli”

Perché l’amore per la maglia non è uno scherzo.

Il calcio è cambiato, i conti non tornano ma anche la gestione dei calciatori è diversa.

Se ancora qualcuno si scandalizza, per il gran numero di calciatori in scadenza, vuol dire che non lo capisce o non vuole capirlo ma dovrà farsene una ragione. Poi magari ci saranno anche tanti pentimenti (da una parte e dall’altra) ma oggi funziona cosi.

Quello che conta è la professionalità e una cosa è certa, anche Insigne darà il massimo in questi ultimi mesi a Napoli.
Orgoglio e sentimento: Lorenzo vuole lasciare da leader e magari, con un trofeo, sarebbe il massimo.

Un uscita di scena trionfale, un addio da campione è il grande sogno per il futuro.

Prima, però, c’è un presente lungo cinque mesi con il Napoli e ‘qualche’ appuntamento cruciale con la nazionale da affrontare.

Poi, tutto diventerà passato ma un passato indimenticabile e di cui essere sempre fieri e onorati.

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