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Insigne: “Voglio restare a Napoli a lungo, ma so anche che potrebbe arrivare un’offerta irrinunciabile”

Insigne Napoli

In un’intervista esclusiva che è possibile leggere sul “Corriere dello Sport ” oggi in edicola il capitano del Napoli Lorenzo Insigne ha parlato del momento degli azzurri e del suo futuro.

Questi alcuni passaggi delle dichiarazioni dell’attaccante di Frattamaggiore.

“Per un calciatore napoletano a Napoli le pressioni sono maggiori, da te la gente si aspetta di più. Le responsabilità a volte hanno effetti positivi, altre possono essere controproducenti. 

Io con un’altra maglia? Adesso mentre ne stiamo parlando e più in generale ora, in questa fase, non ci penso neppure. Però so bene che magari in giro ci sia qualcuno che mi stimi. Ma on esistono squadre né interessamenti. Ho il dovere di pensare senza essere immodesto che in questi anni con il Napoli abbia dato qualche dimostrazione di ciò che so fare. 

Ritengo che Raiola, con Jorge Mendes, sia il più forte in circolazione e che rappresenti un’autorità in materia. Ma finché starò qui darò il 110% e qua voglio restarci a lungo. Ma so anche che a 28 anni possa capitare di trovarsi davanti a un’offerta irrinunciabile. 

Il 2019? Mi scoccia assai arrivare a un passo dal successo e poi ritrovarmi senza niente tra le mani. Questo da fastidio anche ai miei compagni. Questo Napoli che è fortissimo meriterebbe di regalarsi una soddisfazione.”

Come sta Insigne? “Meglio e quasi bene. Ho fatto un differenziato robusto giovedì e un allenamento in gruppo venerdì. Ora resta la rifinitura e poi deciderà Ancelotti. E’ chiaro che il pensiero è all’Arsenal. Mi aspetto di affrontare una squadra che ha talmente tanta qualità da non poter scegliere quale sia il migliore. E poi troveremo ritmo, intensità, organizzazione tattica”.

Sullo scudetto perso lo scorso anno: “Un ferita difficile da suturare, ma bisogna guardare avanti. Ci abbiamo creduto, potevamo farcela e fa male. Come l’eliminazione dal Mondiale a San Siro: sono le sofferenze che mi porto dentro. E’ come se in quegli istanti mi fosse crollato il mondo addosso”.

Sull’Europa League: “Ci aspettano due gare complicate e poi, dovessimo farcela, la semifinale. Non è semplicissimo, non abbiamo paura. Anzi, è il nostro folle desiderio”.

Su Higuain: “Non mi andò giù il suo modo di esultare. La Juventus fu una scelta, libero di prenderla ci mancherebbe, però poi ci siamo incrociati altre volte e mai una volta, mai una dico, che sia venuto a salutarci nello spogliatoio, come pure sarebbe stato naturale fare. Vuol dire, allora, che ce l’aveva anche con noi, con i suoi ex compagni di squadra che lo hanno aiutato a segnar trentasei gol in campionato”.

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