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L’analisi tattica di Napoli-Crotone: dopo il 4-3-3 si torna al 4-2-3-1

Il Napoli vince a Crotone 4-0 in una gara valida per la decima giornata del campionato di Serie A. 

A parte qualche rischio preso durante il primo tempo (vedi occasione Vulic), gli azzurri dominano per larghi tratti la partita. Il super gol di Insigne e l’espulsione di Petriccione hanno messo in discesa la gara e hanno permesso al Napoli di far uscire la maggior qualità della rosa allenata da Gattuso. Dopo il passo indietro dal punto di vista della prestazione di Alkmaar, il Napoli si comporta da grande squadra e chiude in poco tempo la partita per poi proiettarsi al primo match decisivo della stagione con la Real Sociedad.

Crotone – Il 3-5-2 iniziale resta tale  in fase di possesso con Petriccione che nel primo tempo ha giocato da vertice basso. Cambia poco anche dopo l’espulsione dello stesso Petriccione dato che i rossoblu in fase offensiva hanno giocato con il 3-4-2. In fase di non possesso, invece, il Crotone passa al 4-4-2 durante il primo tempo e al 5-3-1 nel secondo tempo quando ha giocato con un uomo in meno. Merita attenzione il baricentro alto tenuto dalla squadra allenata da Stroppa nella prima frazione di gioco.

Napoli – Dopo il 4-3-3 vincente e convincente messo in campo contro la Roma, il Napoli ritorna al 4-2-3-1 con Zielinski che gioca da sottopunta. In fase di non possesso, invece, torna il 4-4-2 con Insigne e Lozano che scendono sulla linea dei due mediani e con Petagna e Zielinski davanti in prima battuta per pressare i difensori avversari.

 

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