Champions League

LIVE – Napoli, Garcia e Raspadori in conferenza stampa

In previsione della sfida tra il Napoli e l’Union Berlin, l’allenatore azzurro Rudi Garcia accompagnato da Giacomo Raspadori parleranno in conferenza stampa.

Garcia: “Comincio con una precisazione. Mi hanno fatto una domanda, ho interrotto perché mi è venuta in mente una cosa che non c’entrava nulla con la domanda, perché rispetto la giornalista, né con la dichiarazione di Di Lorenzo”.

E’ la squadra più forte che ha allenato? “Le squadre sono sempre differenti perché cambiano i momenti, i campionati e i giocatori. La rosa del Napoli è davvero molto forte, la squadra è forte”.

Su Raspadori. “Da quando sono arrivato abbiamo giocato 14 partite e lui è sempre stato protagonista, fin dall’inizio che subentrando. Ha tanta qualità, lo sta dimostrando in questo momento con i gol, ma può fare anche gli assist. Lega il gioco, difende, ha tanta qualità offensiva. Può giocare in più posizione, ma da ‘9’ o da trequartista il rendimento può essere migliore. Ma ripeto che può giocare anche esterno e mezzala”.

Lindstrom può essere una possibilità per domani? “Per fortuna da un po’ di tempo ci sono i 5 cambi e gli allenatori possono incidere tatticamente sul risultato. Però c’è il rendimento dei giocatori. Per pretendere di inizio spesso le partite ogni calciatore deve dimostrare che può aiutare la squadra facendo dei gol, degli assist, difendendo bene perché ci serve. Chi è più bravo a fare questo inizia più spesso degli altri. Per questo Politano e Kvaratskhelia giocano di più.

La continuità è importante, ti porta a dare più fiducia, ad esprimerti al meglio, ti dà più brillantezza. Se un attaccante trova più volte consecutivamente la via del gol dà più stima, ma la continuità è un aspetto importante”.

Raspadori. Tu e Osimhen potete coesistere? “E’ una domanda da fare al mister. Ma io per caratteristiche sono sempre a disposizione della squadra, a seconda del momento. Una delle grandi forze di questa squadra è che tutti sono sempre a disposizione e pronti a dare il proprio contributo. Se ognuno di noi ha la volontà di lavorare nel quotidiano, sapendo che l’opportunità arriva, sicuramente può dare il suo contributo”.

Garcia. Sulla partita con la Salernitana: cos’è andato? “Il gioco di prima, il triangolo, abbiamo visto belle cose che possiamo riproporre domani con l’Union. Poi anche la riaggressione alta che ha permesso a Lobotka di fare assist a Raspadori. Nel secondo tempo abbiamo continuato a giocare, prendendo un palo e con tante parate di Ochoa. Sono contento che sia entrato Elmas e che abbia segnato. Chi entra deve dare il suo contributo, ho tanta qualità in panchina, gente fresca che può migliorare la squadra o tenerla sullo stesso livello. Se chi esce dalla panchina segna tanto, come da noi, vuol dire che abbiamo risorse importanti”.

Garcia. Sull’Union Berlino. “Nessuna gara è facile, perché è la Champions League. L’avversario non è in buon momento, ma quando incontri una delle squadre dei cinque maggiori campionati che si è qualificata per la Champions vuol dire che non incontri una piccola squadra. Noi ci aspettiamo una partita difficile, lo dimostra anche il match col Real Madrid. Se mettiamo il collettivo davanti vinceremo”.

Garcia. Si spiega la differenza di rendimento tra casa e trasferta? “Domani dovremo fare di tutto per far sì che il Maradona torni un punto di forza per noi. I tifosi sono sempre stati fantastici, speriamo ci aiutino a vincere domani e non solo domani. E’ un nostro obiettivo”.

Raspadori. C’è da migliorare nella fase difensiva? “C’è sempre da migliorare, la mentalità deve essere questa, anche se si ha il miglior attacco o la miglior difesa. Nelle ultime partite potevamo segnare di più. Per vocazione siamo una squadra portata ad avere tante occasioni, anche se i gol li stiamo facendo dobbiamo avere in testa la cattiveria agonistica per sfruttare ancor di più le nostre caratteristiche”.

Raspadori. Che rapporto ha con Garcia? Ti ha già insegnato qualcosa? “Mi ha dato tanto, a partire dalla stima nei miei confronti. E’ il discorso di prima sulla continuità, questo ha portato me ad essere utilizzato in più ruoli. Il mister mi ha dato continuità, mi ha messo sempre in campo e al servizio della squadra. Al di là della posizione in campo, questa è una cosa che ti dà continuità e brillantezza nelle scelte”.

Garcia. Serve qualche gol in più dalle mezzali contro una squadra chiusa come l’Union? “Pensiamo che l’Union Berlino arriverà a giocare col solito modulo, a 3 o a 5 in difesa. Ma abbiamo visto che in DFB Pokal hanno giocato a quattro. Prima dobbiamo concentrarci su di noi, poi dobbiamo dare problemi a qualsiasi sistema avversario, anche col pressing alto. Dovremo essere pronti anche a un cambio di modulo da parte degli avversari. Quando giochiamo con Raspadori punta, gli spazi che libera lui venendo in contro devono prenderli loro, le mezzali. E’ successo ad esempio con Cajuste a Verona. Bisogna avere un po’ di più di questi inserimenti quando c’è profondità alle spalle della difesa”.

Garcia. Quant’è importante avere vicino, seppur non disponibile, un calciatore come Osimhen? “Rientra domani, ma ovviamente non è disponibili. Io mi concentro su chi è a mia disposizione. Abbiamo ritrovato Anguissa, sta tornando anche Juan Jesus. L’infermeria si sta svuotando e spero sia così per molto tempo. Ma per domani servirà chi è in campo e che può aiutare la squadra. Io conto sui 23 che saranno convocati, devono dare tutto in campo per vincere”.

Raspadori. Contro una squadra come l’Union col baricentro basso cosa sarà importante fare? “Quando si trova una squadra che si chiude, come l’Union, riuscire a trovare le linee di passaggio tra le linee è importante. Quando si gioca questo genere di partite una chiave di gioco è muoversi tutti insieme, non dare punti di riferimento. La mezzala che va in trequarti è una soluzione che potrà portare a qualcosa, ma ci sono vari momenti. Non sarà una partita semplice, la cosa importante sarà l’approccio nei primi minuti”.

Raspadori. Garcia vi lascia più sereni? “Una delle cose fondamentali trasmesse fin dal primo giorno è che dobbiamo nella nostra testa alimentare il fatto di essere campioni d’Italia. Uno potrebbe pensare di essere forte perché arriva da un campionato vinto, ma se non abbassi la guardia hai tanto da guadagnare. E’ un aspetto che ci dà tanto. Preparare le partite con questa mentalità ti porta a essere consapevoli dei tuoi mezzi, pronto per affrontarle”.

Garcia. Hai capito che sei tu il vice di Osimhen? “In questa squadra non c’è nessun vice. Le scelte fatte sono sempre in funzione della squadra. La mentalità nostra, di noi giocatori, è questa: sappiamo che ognuno può dare il contributo alla squadra. Questo è il pensiero mio ma anche quello dei miei compagni”.

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