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Mauro: “Sono andati via elementi come Insigne, Ospina e Mertens che devono essere sostituiti con gente che sopportino le pressioni di una piazza come Napoli”

Alla “Gazzetta dello Sport” ha parlato l’ex giocatore Massimo Mauro.

Quanto le piace Osimhen e quanto può essere importante per il Napoli trattenerlo?
Mi piace tantissimo. Non è un centravanti “vecchia scuola” ma ha una forza particolare, un atletismo unico e anche molti gol nei piedi. Sarebbe difficile sostituirlo con un bomber dello stesso valore. Osimhen è uno da venti gol a campionato, non se ne trovano così tanti in giro.”

In cosa, invece, il nigeriano può ancora migliorare?

Nella gestione dei momenti della partita, in certi atteggiamenti verso avversari e direttori di gara. Le provocazioni sono sempre dietro l’angolo e lui deve essere bravo a non reagire. Se farà questo ulteriore salto di qualità diventerà una pedina ancora più importante. Spalletti lo ha fatto crescere molto.”

Con l’addio di Mertens avanza l’ipotesi Deulofeu alle spalle di Osimhen. Lei cosa ne pensa?

Deulofeu ha i numeri per infiammare il Maradona, a Udine ha fatto bene, però bisogna vederlo in una grande squadra: al Milan, senza gli spazi dell’Udinese, non si è espresso a certi livelli. Lui e Osimhen, quando c’è da attaccare la profondità, possono far male. Mertens ha caratteristiche diverse, per Osimhen nel finale di stagione è stato una sorta di fionda. Ma inseme possono funzionare: sono fiducioso.”

A Napoli si discute tanto della conferma di Koulibaly: dovessero restare lui e Osimhen, sarebbe squadra da scudetto?
«Non bastano, e non basta neppure la riconferma di Anguissa; sono andati via elementi come Insigne, Ospina e Mertens che devono essere sostituiti con gente che sopportari le pressioni di una piazza come Napoli. La squadra resterà competitiva, ma per lo scudetto serve qualcosa in più visto che — nonostante l’ottimo lavoro di Spalletti — alcuni incidenti di percorso hanno frenato la corsa. Vincere un campionato a Napoli non è semplice, lo dico con cognizione di causa. Da solo non ha vinto neanche Maradona. È importante mantenere l’ossatura e aggiungere innesti di spessore».

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