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Meret, qualità per il futuro con qualche fragilità fisica di troppo

Alex Meret è il prescelto per raccogliere l’eredità di Pepe Reina al Napoli. Scopriamone pregi e difetti.

 

 

Classe 1995, cresciuto nel giovanili della scuola calcio Donatello, Meret a 15 anni viene scoperto dagli osservatori dell’Udinese e lo portano in bianconero. La trafila nelle giovanili è fulminea e nel 2015 fa il suo esordio in prima squadra, in una gara di Coppa Italia (Udinese-Atalanta 3-1).

All’ombra dei portieri bianconeri è il secondo ed il terzo per due stagioni, fino alla cessione in prestito alla Spal nell’estate del 2016. Con i ferraresi debutta in Serie B e gioca 30 partite sulle 42 a disposizione, conquistando con la squadra emiliana una storica promozione in Serie A, ma non è tutto oro quello che luccica: per Meret c’è da rilevare a metà stagione una preoccupante frattura del polso che lo blocca per oltre due mesi.

Confermato anche l’anno dopo in maglia biancoazzurra, sempre in prestito, Meret non è fortunato dal punto di vista fisico e stavolta è un problema muscolare all’inguine a metterlo ko ad inizio stagione, e per ben 5 mesi di campionato. Rientra in squadra soltanto a gennaio giocando 13 partite consecutive, ma è costretto nuovamente a dare forfait nel finale ancora una volta per un altro brutto infortunio: dopo polso e inguine è la volta della spalla. In totale la sua prima stagione in Serie A è agrodolce con soltanto 13 presenze accumulate su 38 gare a disposizione.

Portiere dalle indubbie capacità e qualità, anche in chiave prospettica, ha dalla sua la grande fisicità ed elasticità (1.90 di altezza) ed il preferire la concretezza e la stabilità di una vera parata a quelle da “fotografo”. C’è da sottolineare però che, nelle sue uniche vere stagioni da professionista, il portiere ha dovuto fare i conti già con tre infortuni piuttosto seri che forse lo hanno costretto ad una mancata e definitiva esplosione. A conti fatti il ragazzo nelle sue due uniche stagioni da professionista ha saltato quasi la metà delle gare (37 su 80) per ko fisici: un dato un po’ preoccupante da considerare.

Già Under 19 (vice-campione d’Europa nel 2016) e Under 21, Meret ha inoltre già annusato l’aria della Nazionale maggiore con la convocazione il 18 marzo per il match amichevole contro l’Olanda, per iniziativa dell’allora CT in pectore Di Biagio. Anche Roberto Mancini punta su di lui, così come dichiarato pubblicamente, e per Meret l’azzurro sarà sempre più il colore del destino.

 

 

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