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Mertens: “Crediamo nello scudetto, siamo rimasti apposta. Soffrivo la panchina. Vi racconto il mio Sarri”

Dries Mertens ha rilasciatpo una lunga intervista ai microfoni di Het Laatste Nieuw in cui si è raccontato.

 

 

 

“Gli ultimi dodici mesi sono stati folli, ma a volte non dovrei pensare troppo. Quando finirò la carriera, avrò tempo per pensare a tutto quello chemi è accaduto. So che non sono Messi o Cristiano Ronaldo, non mi considero un giocatorre di livello mondiale… Mi aiuta tanto il gioco del Napoli. Qui, raggiungerò sempre i miei obiettivi”.

Ti sei mai chiesto dove saresti se avessi incontrato Sarri tre anni fa?
“Ma posso dire di essere felice di com’è stata la mia carriera finora? Non vorrei nemmeno essere al posto di Messi o Ronaldo. Loro non hanno una vita normale. Io sono contento di essere Dries Mertens”.

Ma tu non hai un Pallone d’Oro a casa come loro.
“Hai visto il documentario su Cristiano? E’ un solitario, no? Preferisco non vincere un Pallone d’Oro in cambio di una vita normale. Lasciatemi essere Dries…”.

Da uno a dieci che voto ti dai per la scorsa stagione.
“Nove. Perchè non abbiamo vinto lo scudetto e perchè non sono stato capocannoniere”.

Hai giocato da 9.
“Mi aiuta il gran gioco del Napoli.In un’altra squadra, con più palle lunghe, troverei meno palloni.

Avevo un buon rapporto con Higuain, spesso andavamo assieme a mangiare. I tifosi lo infastidivano costantemente, mentre io potevo mangiare tranquillo. Gonzalo era irritato da questi atteggiamenti, e io pensavo che non doveva essere divertente quella pressione. Non è facile, ora la sto vivendo, ma sono più tranquillo rispetto a lui”.

Qual è il miglior complimento che hai ricevuto ultimamente?
“Di certo essere inserito nella lista dei 30 finalisti per il Pallone d’Oro. E’ davvero un anno incredibile”.

Eppure, nelle recenti interviste, hai detto di non esserne sorpreso.
“Sì, certo che sono sorpreso. Penso sia stato fantastico, quest’anno, poter giocare di più. Due anni fa sono stato titolare in 6 gare su 35. Sei gare! E Sarri già c’era, eh. Dopo venti volte in panchina ero davvero stufo. ‘Fanculo’, pensavo. Poi riprendi un pallone e tutto ricomincia”.

Non è facile essere un buon sostituto.
“Il mister diceva questo, che cambiavo la partita. Ma devo stare in panchina aspettando che gli altri non facciano gol? I sostituti possono cambiare una gara solo se sono buoni calciatori. Bisognerebbe dar loro l’opportunità di essere titolare una volta ogni tanto. Ora è chiaro a tutti che meritavo di giocare di più”.

Lo hai detto a Sarri?
“Lo sa, abbiamo una grande relazione. Ha ammesso che avrebbe dovuto farmi giocare di più, ma pensava di stare facendo la scelta migliore in quel momento. L’anno scorso, nel match col Benfica, mi disse: ‘Ascolta, parti in panchina. Sento che farai la differenza nel secondo tempo’. Dopo 60 minuti sono entrato, sullo 0-0, e abbiamo vinto 1-2, diedi un assist a Callejon e feci un gol. Il mister mi ha detto, poi: ‘Scusami, ma lo sapevo’. Ho capito cosa voleva dire, a volte le gare si aprono col tempo”.

Come ricorderai Sarri?
“Come un grande. Dovrebbero fare un documentario su di lui. A volte ci dice: ‘Vengo dalla merda e ora sono in Champions, nessuno ce la porterà via’. Fantastico. Anche le nostre carriere si somigliano. Non sono Tielemans che giocava nella prima squadra dell’Anderlecht già a 16 anni. O Lukaku, che non sa cosa voglia dire giocare solo una volta a settimana. Ho lavorato, come Sarri. E mi piace”.

Parlaci del mister.
“Oltre a fumare costantemente e bere molto caffè, Sarri legge tantissimo. Viene dal mondo dell’economia, è ossessionato dalle statistiche e tatticamente fortissimo. La sua filosofia ha suscitato grande interesse tra i giovani allenatori. Il rispetto che ha ricevuto da Guardiola dimostra che il mister sa quello che fa. E’ davvero un grandissimo allenatore, e lo dicevo anche quando ero in panchina. Oh, un’altra cosa: la sua scaramanzia è incredibile. Un giorno ci alleniamo su un campo, il giorno successivo su un altro… Non cambia mai questo metodo, a meno che non perdiamo”.

Da quanto tempo il Napoli non vince uno scudetto.
“Da 27 anni. Se dovessimo giocarci il titolo fino alla fine, sarebbe un ora o mai più. La Juve è ancora la squadra più forte, ma se c’è un anno in cui il Napoli può vincere, è proprio questo. Siamo rimasti tutti perchè sentivamo fosse possibile. Ora mi rendo conto che sarà molto difficile, non abbiamo talenti incredibili nè una rosa profonda, specialmente con gli infortuni di Ghoulam e Milik. Metti la nostra rosa al fianco di quella della Juve e ti rendi conto che stiamo realizzando un piccolo miracolo”.

La gente comincia a fare paragoni, ti chiamano ‘Diego Armando Mertens’. Se poi dovessi vincere il titolo…
“La gente penserà presto a questo confronto e ne ho paura. Diranno che penso di essere Diego, che abbiamo anche le stesse iniziali. Ma non dobbiamo guardare al passato, sono solo Mertens”.

Sei un Dio a Napoli. Perchè mai dovresti andar via da qui?
“Perchè a volte vuoi qualcosa di diverso, non vai mai in vacanza sempre nello stesso posto. Ma al momento non penso proprio ad andar via”.

Secondo Ton du Chatinier, che ti lanciò all’Utrecht, al Barcellona non staresti affatto male.
“Se avessi saputo che Neymar sarebbe andato via… C’è stato un interesse, ma sarei stato una riserva della MSN. Dopo un anno così bello a Napoli, non volevo tornare in panchina. Ho firmato il rinnovo qui e poi Neymar è andato al PSG… Quel trasferimento ha alzato tutti i prezzi, il Barça ha dovuto pagare 100 milioni per calciatori che valevano la metà poco prima. A volte penso: e se ora fossi a Barcellona? Mi piacerebbe sapere cosa sarebbe accaduto, perchè se vedi chi ha giocato a sinistra negli ultimi mesi… Forse avrei potuto farlo io”.

E’ vero che la tua clausola vale 28 milioni?
“Esatto. Innanzitutto voglio dire che per me è difficile parlare di queste cifre, ci sono persone che guadagnano 1500 euro al mese. Per loro, queste sono somme inimmaginabili. Ma lo scorso inverno ricevetti un’offerta dalla Cina che mi avrebbe consentito di guadagnare cifre incredibili, ma il Napoli non volle farmi partire, nè io volevo andarmene. Ma se dovessi riavere questa possibilità? Per questo ho scelto la clausola rescissoria nel mio nuovo contratto. 28 milioni di euro non sono un grande investimento per un club cinese e per il Napoli è un’ottima cifra. Tutto questo fino al caso Neymar. Ora 28 milioni di euro sono pochissimi. Sono diventato un affare. Quale giocatore che fa 28 gol in Serie A lo trovi per 28 milioni? Nessuno, giusto?”.

Soprattuto con il Mondiale in arrivo.
“Vorrei evitare la Spagna. Tutti parlano della vergogna dell’Italia, ma se gli azzurri non sono al Mondiale è perchè hanno beccato la Spagna nel loro girone di qualificazione. Ok, con la Svezia potevano vincere, ma avete visto quante occasioni da gol hanno avuto? Nel calcio questo può succedere. Anche noi siamo usciti dagli Europei contro il Galles…”.

Credi che il tuo Belgio debba passare al 3-4-3?
“Sì, perchè un 4-3-3 forse non funziona, Hazard è costretto a giocare sulla fascia, mentre con un 3-4-3 potrebbe giocare più avanti, e magari può andar meglio. Anche se il 4-3-3 è il modulo che usiamo qui…”.

E a Napoli va benissimo. Ci vediamo alla festa scudetto, Dries.
“A quel punto sarà pronto il documentario su Sarri, no?”.

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