Editoriale

Napoli, Buona prestazione? No! Se sbagli in difesa e in attacco non puoi aver fatto bene

Napoli, Buona prestazione? No!Se sbagli in difesa e in attacco non puoi aver fatto bene. Le parole hanno un peso molto importante e l’arte della comunicazione è affascinante ma complicata.

Nel post partita di Genova, Gattuso parla di buona prestazione e fa i complimenti alla squadra ma sono affermazioni, poco condivisibili da,chiunque, abbia visto quella partita.
Per non parlare poi,
della dichiarazione sulla
‘non priorità’ della Coppa Italia nei programmi societari.
I fatti oggettivi sono le assenze per covid o infortuni, l’impossibilità nel preparare le partite a causa degli impegni pressanti, il caos che si è generato nelle ultime settimane e, magari, anche altro,
ma non si può interpretare, tutto questo, sintetizzandolo soggettivamente,
come una buona prestazione.
Il Napoli ha commesso errori macroscopici in difesa, sbagliando scelte, posizioni e movimenti, ha fallito occasioni da gol e non ha avuto continuità nella prestazione.
Se fai 26 tiri in porta di cui 9 nello specchio( a fronte dei 4/2 del Genoa) e segni 1 gol, perdendo la partita, vuol dire che hai sbagliato e se hai sbagliato non puoi aver fatto bene.
Non sembra complicato da capire.
Ora, al netto di qualsiasi evento incontrollabile, comprese indisponibilità, sfortuna, i legni, e gli arbitri che, non si preoccupano, neppure, di andare a rivedere alla VAR gli episodi dubbi, mister Gattuso non può valutare come positiva la prestazione di Genova.
Gli errori in difesa e i gol sbagliati li hanno fatti i suoi calciatori, così come continuare ostinatamente con le uscite dal basso, anche quando non ci sono le condizioni o le capacità per farlo.
Ormai le squadre avversarie conoscono le debolezze del Napoli e le sfruttano al massimo delle proprie possibilità.
La strada è ancora lunghissima ma ogni giorno che passa si fa più complicata.
Nelle difficoltà bisogna avere sangue freddo e lucidità, a volta non fare niente è la cosa migliore da fare, altre volte occorre, invece, fare cose, anche, rischiose.
Dipende dalle attitudini di chi è chiamato a decidere ma l’importante è avere le idee chiare e il coraggio delle proprie scelte, qualunque esse siano.

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