Editoriale

Napoli Dalla moria delle vacche a l’overbooking.

Napoli Dalla moria delle vacche a l’overbooking. Tornano i big( quasi tutti) e ci si aspetta facciano la differenza ma il Napoli ha avuto difficoltà anche con loro in campo.

Il count down è iniziato, il Napoli comincia ritrovare i calciatori.

Dalla moria delle vacche all’overbooking, ottimo perché ogni allenatore gode nel poter scegliere il meglio.

Purtroppo, però, il calcio ha la memoria cortissima e ci si dimentica che, anche, con la rosa a disposizione il Napoli ha avuto enormi difficoltà.

E tanto naturale immaginare che con la qualità dei calciatori del Napoli, una volta che li puoi schierare, siano solo benefici, quanto banale credere che basti metterli in campo per tornare a vincere.

Le prestazioni di una squadra dipendono dai principi tattici, dalla condizione fisica e dalla disponibilità dei calciatori a seguire lo staff tecnico.
Quest’anno le tre componenti non ci sono mai state tutte contemporaneamente.

Mazzarri ha messo mano alla fase difensiva a modo suo, convinto che non fosse possibile replicare l’atteggiamento nella riaggressione tenendo la linea alta, perche gli manca un difensore veloce.
Era la prima richiesta fatta alla società ed è l’unica non soddisfatta.

Ora, fermo restando che l’assenza di un calciatore come Kim pesi, bisogna capire se non si possa ovviare in altro modo.

Scegliendo la difesa a
tre/cinque ha stretto e accorciato il campo per i suoi difensori che ne hanno beneficiato ma a discapito della costruzione di gioco.

I numeri ad alcuni piacciano tanto ma nel calcio contano i principi.
Puoi essere offensivo con qualsiasi modulo tattico, dipende da quello che ti alleni a fare e come lo prepari.

La condizione fisica della squadra trovata da Mazzarri era compromessa ora va meglio e questo aiuta.

Il terzo elemento è quello più importante non tangibile ma immateriale ed è la fusione tra tecnico è squadra.

Non è una questione di disponibilità, i calciatori sono professionisti esemplari e si mettono sempre a disposizione del tecnico.

È qualcosa di più profondo e sottile, è alchimia, è l’identificazione in un progetto tattico nel quale ci si ritrova ed al quale si lavora bene, è credere nel raggiungimento di obiettivi.

Mazzarri, a breve, avrà tutti gli ingredienti a disposizione e ci vorrà cura e abilità per amalgamarli in modo equilibrato per esaltarne le qualità.

 

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