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Parla Vincenzo Esposito, lo zio di Ciro: “Chiunque fa un atto di violenza, offende la memoria di mio nipote. La Roma deve dissociarsi dai tifosi pro De Santis”.

Lo zio di Ciro ha parlato degli ultimi episodi di cronaca (due tifosi romanisti accoltellati) e ha lanciato un appello a calciatori e tifosi romanisti.

“Chiunque fa un atto di violenza, offende la memoria di mio nipote. Napoli sta continuando a dare la miglior immagine di sé, ha dato disponibilità a chiudere con la violenza ma c’è bisogno di dissociazione da parte dei romanisti”. Vincenzo Esposito, intervenuto a Radio Marte, lancia un appello alla Roma: “Chiunque ha il potere di orientare le persone deve dire no alla violenza, lo devono dire i tifosi, la società e i calciatori della Roma. La battaglia che sta facendo la mia famiglia, e Napoli, per chiudere questa storia deve trovare l’appoggio dei giallorossi”. Sugli ultimi episodi di cronaca dice: “Verifichiamo le fonti e le notizie prima di dire che un romanista è stato accoltellato da un napoletano per vendetta, la smentita è sempre meno importante della notizia. E’ infatti passato in secondo piano la smentita della Digos”. Vincenzo invita i romanisti a prendere esempio da una ragazza giallorossa che ha scritto una lettera alla famiglia Esposito: “Questa ragazza, tifosissima della Roma ci ha detto che lei era contro De Santis perchè offendeva la sua cultura sportiva. La Roma doveva dissociarsi dai comunicati delle due curve e dire: “chiunque si macchi di violenza è contro la Roma”. Il 24 a Scampia ci sarà un incontro per discutere di proposte concrete su come eliminare la violenza negli stadi. Vincenzo ha un’idea: “Vorrei aprire le curve e poterci andare liberamente coi figli! Ma tutte le tifoserie dovrebbero essere unite contro la violenza”.

Articolo di Chiara Di Tommaso

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