Rassegna Stampa

Porte chiuse e campo neutro, le ultime ipotesi per far ripartire la Serie A da metà maggio

serie a immobile

Secondo quanto riportato dal “Corriere dello Sport” la Lega starebbe pensando ad una nuova soluzione per far ripartire la Serie A.

L’ipotesi che potrebbe prendere in esame la Lega di Serie A è di trasferire le squadre delle regioni dove il contagio non sarà azzerato (nel momento in cui la A potrà ripartire) a giocare lontano da casa.

Non ci sarebbero svantaggi legati al pubblico amico perché si riprenderebbe comunque a porte chiuse.

In compenso però i calciatori di quella o quelle formazioni potrebbero stare isolati in vere e proprie “safe zone”. Per quanto si può stare isolati di fronte a un nemico subdolo come il coronavirus.

Il presidente Dal Pino e l’ad De Siervo non buttano a mare nessuna soluzione e sono in costante contatto con la Figc e le altre Leghe europee.

Il tema dei calendari oggi sarà il piatto forte del meeting organizzato dalla Uefa con le 55 federazioni del Vecchio Continente. Saranno illustrate le tre ipotesi di calendario: la più ottimistica, ovvero ripartenza a metà maggio, quella più realistica (via a fine maggio-inizio giugno) e quella più pessimistica (entro la fine di giugno).

Ogni strategia comporta delle scelte, ma è chiaro che più si va in là e più sarà necessario tagliare qualcosa. Prima saranno sacrificate le coppe nazionali (Coppa Italia, FA Cup, Coppa del Re, Coppa di Francia…) per
le quali trovare inizialmente una finestra non sarà facile (magari con il passare delle settimane si potrebbero aprire degli spiragli), ma occhio anche ai format delle coppe europee, per ora intoccabili, ma in realtà da accorciare se tutti tornassero in campo nella parte finale di giugno.

Dagli studi della Einaudi Institute for Economics and Finance (Eief), un centro di ricerca universitaria indipendente che ha analizzato i numeri dell’andamento del Covid-19 regione per regione, è stato evidenziato che tra la metà della prima e la fine della seconda settimana di maggio in quasi tutte le regioni d’Italia i tamponi
negativi potranno arrivare a zero anche se in periodi diversi a seconda della regione.

La stagione 2020-21 inizierà in base a quando finirà il 2019-20. Da fine agosto (il 30) a metà settembre (il 6 o il 13) ogni data potrebbe essere buona.

La Liga spagnola ha ipotizzato di giocare anche nella pausa di Natale (come succede da sempre in Inghilterra). In Italia, dove l’esperimento è stato fatto nel 2018, non siamo ancora arrivati alla verifica di questa soluzione.

Oggi intanto sarà fatto il punto anche su mercato e fair play finanziario. Le Leghe sono d’accordo per creare in tutta Europa un’unica finestra di mercato, con date di inizio e fine trattative uguali per tutti. Sarà più lunga possibile e potrebbe anche arrivare fino a fine dicembre. Per gli allenatori sarebbe un incubo e molti giocatori
sarebbero condizionati.

Capitolo Fair Play Finanziario: nonostante le pressioni dell’Eca che spinge per il congelamento per il 2019-20, da
Nyon ribadiscono: non sarà messo in stand by. Niente anno “franco”, ma solo scadenze posticipate di qualche settimana/mese e in alcuni casi paletti meno rigidi.

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