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Sarri: “Abbiamo pagato la Champions. Scudetto? Solo se la Juve fa cazzate”

“E’ l’ultima volta che rispondo a domande sulla Juventus, noi dobbiamo pensare a noi stessi”.
Maurizio Sarri ha parlato ai microfoni di Premium Sport dopo la sconfitta in casa dell’Atalanta.

“Abbiamo fatto una partita con più errori del solito, anche nella fase del possesso. Nell’ultima fase del campo abbiamo sbagliato tantissimo, la gara però si è messa male per un episodio e per la sfortuna su certe nostre occasioni-gol. Credo che abbiamo pagato anche l’impegno di Champions League, a livello conscio i ragazzi hanno dato tutto, a livello inconscio forse hanno perso energie mercoledì.

Più cambi in formazione? No, non avevo sensazioni di stanchezza dopo i riscontri negli ultimi due giorni in allenamento. Purtroppo la testa non è un elemento sempre rilevabile rispetto al fisico.

La Juventus a quattro punti? I bianconeri sono di un’altra categoria e sta facendo un campionato di un’altra categoria, noi assolutamente a livello di squadra non abbiamo mai avuto come obiettivo di essere rivali della Juventus. Siamo una squadra giovane che deve crescere, e questa sconfitta dimostra che nella crescita viene fuori qualche errore e su questo limite bisogna lavorare.

Se ci chiamiamo fuori dalla lotta-scudetto? Se la Juventus inanella una serie di cazzate mostruose può darsi di sì, ma loro di solito non inanellano cazzate. Anzi ti dirò di più, questa è l’ultima volta che rispondo a domande sulla Juventus.

Non vinciamo quando giochiamo meno bene? Purtroppo queste partite sporche con alti livelli di aggressività e terreno duro sono un nostro limite, ce lo stiamo portando dietro dall’anno scorso e il passo più grosso sarà quello di eliminare questa sofferenza. Se vogliamo crescere dobbiamo iniziare a fare punti anche in queste situazioni. Valutando tutto ciò posso dire che sono mancate energie nervose, giocavamo alle 15 di domenica dopo 6 mesi e può aver influito anche questo. Eravamo da ricaricare.

Callejon sostituito con Insigne lasciato in campo? l’ho fatto perchè Lorenzo veniva da un minutaggio inferiore nelle precedenti gare ed aveva un pizzico di autonomia in più”.

 

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