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Verdi: “Non dimenticherò mai la telefonata di Ancelotti. Onorerò al meglio la 9”

Simone Verdi ha rilasciato un’intervista a “Il Corriere della Sera”. Questi alcuni passaggi:

 

 

 

 

“La numero 9? da Savoldi a Giordano a Higuain: so bene cosa ha rappresentato questa maglia per la storia del club, ma sono convinto di poterla onorare al meglio. Ci credo.

La chiamata del Napoli con Ancelotti? Una telefonata che difficilmente dimenticherò. A partire dallo squillo e al suo: ciao, sono Carlo Ancelotti, non sapevo cosa dire, ero intimorito. Lui fu perfetto. Si svelò subito come la persona che poi ho conosciuto a Dimaro: semplice, simpatica, autorevole ma umile nell’approccio rispetto a Sarri ha una mentalità più aperta, più espansiva.

Il mio no di gennaio? Resterò per sempre legato ai tifosi del Bologna, dovevo finire un percorso. Donadoni mi disse: sei uno stupido a non andarci. Ma con la mia fidanzata decidemmo di rinviare. Inter? Sono qui, e questo conta. Da gennaio a giugno sono stato sempre in contatto con il d.s. Cristiano Giuntoli.

Il rapporto con la città di Napoli? Vivrò in centro, tutti dicono sia una città meravigliosa, con la mia fidanzata la visiteremo. Sinceramente non me l’aspettavo. Da fuori non hai questa percezione di Napoli, sono rimasto sorpreso”.

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