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Sott’ E ‘Ngopp: Il Bentornato, il Bluff e la Scalata

Ecco i Flop e i Top della nostra redazione dopo la partita tra Milan e Napoli

BENTORNATO: Dagli insulti verso Koulibaly all’omaggio per Ancelotti, a San Siro passa un mese esatto. I colori sono diversi, ma questa volta Milano sostiene la propria squadra evitando altre figuracce. Gli striscioni verso il tecnico che tanto ha vinto in rossonero sono un messaggio d’amore meritato, ma il vero regalo arriva da Doveri. L’espulsione del mister arriva per una parola di troppo dopo l’assurda espulsione di Fabian.

BLUFF: Il Napoli scende in campo con Milik, Insigne, Callejon e Mertens, cercando un assetto offensivo che metta in difficoltà gli uomini di Gattuso. Ma la posta alzata da Carletto è un bluff. Soprattutto nel primo tempo, l’attacco non incide e il centrocampo appare troppo leggero. Nella ripresa cambia qualcosa nell’atteggiamento, ma dal tavolo da gioco, alla fine, non escono vincitori.

SVISTA: Difficile, di questi tempi, terminare una partita a San Siro in 11 uomini. Se il rosso per doppio giallo a Koulibaly era stato giusto per regolamento (al di là delle attenuanti e della vigliacca decisione di non interrompere temporaneamente il match), contro il Milan arriva quello inconcepibile per Ruiz. Questa volta, per fortuna, l’errore non è costato la sconfitta.

 

LA SCALATA: Continua incessante la scalata di Kevin Malcuit sulla fascia destra del Napoli. Il terzino francese chiude e riparte, dribbla e scambia bene il pallone. Hysaj, complici anche le continue dichiarazioni del suo agente, sembra oramai più la riserva che il titolare. Alzi la mano chi questa estate avrebbe scommesso su un apporto tanto efficace di quel ciuffo slavato. Nessuno? Nessuno.

MAGNETICO: La partita tra Milan e Napoli termina 0-0, come nella stagione passata. Questa volta senza la pressione di uno scudetto combattuto, ma con le stesse manone di Donnarumma a negare il gol agli azzurri. Più che con grandi interventi, questa volta il portiere rossonero ammortizza la maggior parte dei palloni senza muoversi, poiché i tiri finiscono tutti potenti, ma centrali.

NON E’ FINITA: Il triplice fischio dell’arbitro pone la parola fine al match di campionato, ma non alla sfida tra le due compagini, impegnate martedì in Coppa Italia. Con un atteggiamento diverso, e possibilmente con Allan al centro del campo, gli azzurri avranno la terza possibilità in stagione di sbancare il Meazza, in una partita da dentro o fuori, il pezzo forte di Ancelotti.

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