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Sott’ E ‘Ngopp: Le prospettive, il credito e le scuse della SSC Napoli

Ecco i Flop e i Top della nostra redazione dopo la partita tra Napoli e Parma

NO GERVINHO, NO PARTY: Il Parma arrivava da un inizio di campionato roboante, capace di rompere gli schemi e condito da una vittoria prestigiosissima a San Siro. Ma gli undici schierati da Ancelotti non lasciano un attimo di respiro agli emiliani, che non entrano mai in gara e soprattutto non dispongono di un Gervinho “versione Roma”. L’ivoriano sembra essere, soprattutto dopo questa disfatta, la miccia senza la quale appare impossibile accendere la luce.

DENTE AVVELENATO: In un match al limite della perfezione come quello giocato dagli azzurri contro il Parma, l’unico appunto rimane l’incapacità di chiudere celermente la gara, nonostante una mole di gioco che dovrebbe comportarlo matematicamente. Ne sono l’emblema le due occasioni divorate da Mario Rui e Zielinski. In un’altra partita, contro un altro avversario, certi errori possono costare carissimo.

LE SCUSE: In virtù dell’onestà intellettuale che sempre deve accompagnare il giornalismo, sarebbe giusto, secondo la nostra redazione, che la SSC Napoli chiedesse scusa alle altre partecipanti del campionato per l’impiego sul terreno da gioco di Allan. Il ragazzo è evidentemente un alieno, e anche se questo tipo di scorrettezza non è regolamentata, sembra chiaro come, in quanto non umano, il centrocampista brasiliano non solo abbia un grande vantaggio sugli avversari, ma soprattutto li terrorizzi al punto da fargli perdere ogni pallone giocabile. Tali mezzi sovrannaturali non rendono giustizia a questo sport.

 

PROSPETTIVE: La sorpresa di serata al San Paolo arriva dall’impiego di Malcuit sulla destra al posto di Hysaj. Il terzino francese cancella quei pochi minuti tatticamente improponibili giocati questa estate, disputando un match esaltante nel suo esordio in una gara ufficiale. Che sia il classe 91’ la tanto agognata alternativa offensiva sull’out di destra? Con il grande turnover di Re Carlo, per scoprirlo probabilmente non servirà molto tempo.

CREDITO: Milik per Insigne. E viceversa. I due gol che aprono le danze e chiudono la partita arrivano dalla perfetta intesa dei due partner in attacco, capaci di contraccambiarsi negli assist messi a disposizione. Alla fine Arkadiusz chiude con una doppietta che conferma (come se ce ne fosse bisogno) il peso imponente di un giocatore che ha con il destino il credito più ingente. Quest’anno è giunto il momento di riscuotere.

ENIGMA: Con la difficilissima sfida di Torino a tre giorni di distanza, Ancelotti risparmia stress ed energie ad una compagine impossibile da decifrare, enigmatica nel modulo così nelle possibilità di crescita. La calma serafica di Carletto nelle interviste contribuisce al mistero, ma forse sarà proprio la trasferta contro l’eterna rivale a chiarire la misura di questo Napoli.

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