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Zielinski: “Hamsik è il migliore in Italia. Il gioco di Sarri? Basato sulla fiducia”

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Piotr Zielinski, centrocampista del Napoli, ha rilasciato un’intervista pubblicata oggi dai media polacchi.

 

 

“Dopo la partita contro il Bayern Monaco ero molto contento, abbiamo cominciato bene. Il lavoro per arrivare al massimo della condizione è in corso. E’ chiaro che nel pre-campionato mancava freschezza, ma adesso ci stiamo stabilizzando su buoni livelli. Le gambe stanno rispondendo bene, abbiamo tutto sotto controllo. Il mister non commenta il mio modo di gioco. Non mi vieta di prendere rischi perché sa che è il mio stile di gioco. Venendo fuori con dei rischi, porta dei benefici alla squadra perché così l’azione accelera. Ho chiuso con il gioco senza pensiero, adesso sono più razionale, riducendo anche il rischio. Così perdo meno palloni. Il nostro gioco si costruisce con la fiducia. E’ un gioco basato sulla tecnologia, è tutto studiato. Non ho problemi a perdere palla e tornare subito dietro per recuperare.

La scorsa stagione tanti giocatori sono arrivati tardi in ritiro e io sono tra questi. Avevo lavorato con l’Udinese inizialmente, ma non avevo mai scolto un lavoro specifico sulla condizione. Mi ero soltanto allenato, senza sapere dove sarei andato a giocare. Poi sono arrivato al Napoli e ho potuto concentrarmi sulla preparazione. Quest’anno abbiamo lavorato bene nel corso del ritiro. Di giorno in giorno ci sentivamo sempre più in forma, più leggeri e questo ci ha portati a giocare meglio. Ora siamo pronti per giocare su più fronti. Il Liverpool? Non ci ho mai pensato, non so com’è venuto fuori. Io sono felice di essere approdato a Napoli. Qui c’è una grande squadra, un ottimo allenatore e dei tifosi fantastici. Dopo essere venuto a Napoli ho visto soltanto aspetti positivi. E’ qui che voglio continuare la mia carriera e non ho alcun tipo di rimpianto.

Campionato e Champions? L’anno scorso sentivo la pressione, ma ho giocato più di 50 partite a stagione. E’ stato un salto considerevole, perché non avevo mai giocato così spesso. Serie A, Coppa Italia, Champions League, Nazionale: così la fatica potevo sentirla, ma riposavo a sufficienza. In questa stagione sarà ancora meglio. Devo ammettere che quest’anno abbiamo usato molto la palla in preparazione. Non sono un fan della preparazione di Sarri, ma so che è quello che ci serve. Bisogna soffrire, il sacrificio è quello che ci porta alla forma migliore nel corso della stagione. Sarri non ci nasconde la palla, anzi ci divertiamo tanto, abbiamo fatto tante partitine.

La cosa grande della nostra squadra è il collettivo. Andiamo tutti d’accordo, ci capiamo senza il bisogno di parlarci, siamo tutti sulla stessa lunghezza d’onda. Quando giochiamo come sappiamo, portiamo grandi risultati. Marek è un grande giocatore, si prende tante responsabilità sulle spalle, è molto esperto e tutti ci fidiamo di lui. Molte delle azioni passano da lui, ma anche da me. Siamo complementari e aiutiamo il Napoli. Io sono spesso al centro del gioco. Io un Leader? Non ho problemi da questo punto di vista. Il gioco non si concentra solo su di me, ci sono altri che hanno grandi capacità. Hamsik è un giocatore di classe mondiale, ma quando manca lui ci sono tanti altri che possono sostituirlo e sono forte.

Il migliore in Italia? Hamsik, e non perché giochiamo insieme. Ha proprio tutto, è un moello per me. Vedo in lui ciò che posso avere io, abbiamo caratteristiche simili. I miei numeri la scorsa stagione non erano così male a dir la verità. Ho segnato sei gol e ho collezionato qualche assist. Certo, poteva andare meglio perché conosco le mie capacità. Ho il potenziale per segnare ancora di più e fare più assist, ma ho bisogno soprattutto di continuità. Voglio dare il massimo. Andrà meglio sotto tutti i punti di vista: gioco, numeri e la nostra posizione in classifica. Solo così mi sentirò soddisfatto”.

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