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Albiol, un giovane vecchio sinonimo di garanzia

Albiol

Trentatre anni e non sentirli. Albiol festeggia oggi il suo compleanno con la casacca rossa della Nazionale spagnola.

La convocazione di Luis Enrique non è arriva a caso, il ct spagnolo ha seguito Albiol in questi anni ed ha valutato la sua importanza tecnica e carismatica che potrà rivelarsi determinante anche con le “furie rosse”. Ed è così che Albiol torna in nazionale dopo oltre tre anni.

Raul è il pilasto della difesa azzurra, arrivato a Napoli 5 anni fa dal Real Madrid e pluridecorato. Durante tutta la sua esperienza con la maglia del Napoli ha sempre lavorato con umiltà e dedizione, diventando un punto di riferimento per tutti i compagni. Uno su tutti, però, dovrà essergli eternamente grato: Kalidou Koulibaly.

Il campione di ebano cresciuto in questi anni al punto tale da diventare uno dei più forti interpreti del ruolo nel panorama internazionale. Kalidou e Raul sono oggi una coppia indissolubile.

Ha provato a separarli colui che li aveva uniti, Maurizio Sarri, così convinto delle grandi qualità dello spagnolo da pensare di portarlo con sé al Chelsea.

Per Albiol sarebbe stata un’occasione importante l’ultimo grande contratto da strappare a 33 anni e il fascino della Premier League a fargli l’occhiolino. Ma a volte, anche nel calcio i sogni non si spezzano e Albiol è rimasto a Napoli.

Leader silenzioso e non solo equlibratore e mecronomo della difesa. Albiol ha un peso specifico importante all’interno dello spogliatoio azzurro.

Trentatre sono gli anni e il numero di maglia e la certezza da cui ripartiranno la Nazionale spagnola e il Napoli.

Un giovane vecchio sinonimo di garanzia.

 

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