Notizie

Callejon: lo spagnolo, napoletano “assaje”

È’ arrivato a Napoli dal Real Madrid l’11luglio 2013, per 10 milioni di euro. La sua maglia è la numero 7, quella appartenuta prima di lui a Edinson Cavani.
Destro naturale, può giocare come ala, seconda punta, addirittura impiegato da Rafa Benitez come esterno basso.
Veloce, con il fiuto del gol, ma anche in grado di fornire degli assist perfetti.
Fondamentale in ogni squadra, di sicuro lo è per il Napoli di Maurizio Sarri che lo definisce insostituibile.
Con questo allenatore ha trovato la sua dimensione che ne ha saputo valorizzare sicuramente le doti impiegandoli in quello che è il suo ruolo naturale.
Non È stato sempre così.
Arrivato per forte volontà di Benitez, tra lo scetticismo generale, il primo anno ha dimostrato, invece di avere grandi doti e qualità tecniche.
Nel secondo anno all’ombra del Vesuvio però, insieme a tutta la rosa, non ha vissuto un buon momento.
Oltre a non esprimersi al massimo nel gioco, il “primo” Callejon, non esprimeva al massimo neppure se stesso, nel rapporto con ambiente e pubblico.
Schivo, riservato, a tratti anche scostante. Questa è la prima impressione che si è avuta del giovane spagnolo.
Ma dallo scorso anno qualcosa è cambiato.
Forse per l’arrivo di Sarri, che ne ha saputo valorizzare le caratteristiche tecniche e di gioco, dando in questo modo grande soddisfazione al giocatore sul campo e non solo. Riconosciuto ormai come elemento insostituibile dalla tifoseria che lo acclama e lo ama per tutto quello che riesce a dare. “È’ uno che si suda la maglia”.
Forse anche però, grazie al ritorno di Reina, vero leader dello spogliatoio, e soprattutto grande estimatore della città di Napoli e dei napoletani.
Reina lo ha introdotto in città, facendogli conoscere una Napoli fino a quel momento forse sconosciuta. Ed i napoletani.                                                                                                                                      I napoletani così “espansivi”, così “affetuosi” così “innamorati” della propria squadra. A volte troppo “espansivi”, troppo “affettuosi” è troppo “innamorati del Napoli e degli azzurri, tanto da non essere capiti da chi arriva da fuori e che potrebbe mal sopportare tutto questo interesse.
Ma una volta compreso questo popolo è quello che riesce a dare allo stadio e fuori, non lo si può che amare.
Ed è proprio questo che è successo, che ad un certo punto José lo ha capito.
Sorride oggi Callejon, risponde con simpatia alle domande, ed a quella fatta da un tifoso a Dimaro su quanto si sentisse napoletano, dice: “assaje”.
Bentrovato José Maria Callejon, buona permanenza nella “tua” Napoli.

Comments

comments

Ultimi Articoli

To Top