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Callejon: “Napoli vive di calcio, dobbiamo tanto ai tifosi – Stasera dobbiamo batterli in velocità”

Il quotidiano spagnolo “El Pais” ha raccolto le dichiarazioni di josè Maria Callejon alla vigilia della finale di Coppa Italia di questa sera tra Napoli e Fiorentina: Adattamento alla nuova realtà?

Qui i tifosi sono fantastici, per loro il calcio è come una religione. Preferiscono andare allo stadio rispetto a qualsiasi altra cosa. A loro dobbiamo molto. 

Chi mi ha contattato prima di venire a Napoli?

Il primo su Benitez, poi ho parlato con De Laurentiis che mi convinse subito. Sono molto felice della scelta che ho fatto. All’inizio è stata dura perchè ho avuto difficoltà con la lingua. Ho lasciato Madrid all’improvviso, la città in cui ero da quando avevo 14 anni. A Madrid arrivai con mio fratello per coltivare il sogno avuto da bambino. Lasciammo la famiglia da bambini e non fu affatto semplice. Mio fratello adesso gioca in Bolivia, più o meno nel mio stesso ruolo anche se è più trequartista rispetto a me. Sta segnando molti gol, spero la sua carriera sia bella.

La gara di stasera?

Giocherò sulla fascia destra, come mi capita spesso. Con Higuain ci capiamo al volo, ormai lo conosco molto bene. 

Sulla Fiorentina

Credo giochi con un 4-3-3, fanno del possesso palla la loro arma migliore. Noi dovremmo essere velocissimi nella manovra.

Pepe Reina ed Albiol?

Pepe è un leader dentro. Albiol è un grandissimo difensore, quest’anno ha giocato tantissimi e ci sta che sia un pò stanco.

Differenza tra Mourinho e Benitez?

Mourinho è un motivatore vero e i suoi discorsi spesso trattano l’analisi delle rivali. Benitez invece tratta moltissimo l’aspetto tattico ma cura molto anche quello tecnico. 

Nazionale spagnola?

Del Bosque può contare davvero su tanti giocatori di livello, inevitabile ci sia tantissima concorrenza.

Il mio idolo?

Semplice la risposta, Cristiano Ronaldo.

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