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CdS – Boniek: “Iniziativa Superlega banale e piena di errori. Bisogna comunque prendere atto dei cambiamenti”

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Zbigniew Boniek ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport dopo i fatti della Superlega, dove commenta il tutto.

L’attuale vicepresidente della UEFA parla di quello che c’è da fare e di come è stata gestita la nascita (ed il naufragio) della Superlega. A seguire le parti salienti dell’intervista a Boniek. La versione integrale è disponibile sul quotidiano in edicola oggi.

Ho letto e ho scoperto che si voleva fare la Superlega per aiutare il calcio. Mi viene da ridere, ad avere problemi economici sono proprio quei 12 club perché non sanno gestire le risorse. La Champions che abbiamo non è una Superlega? Quelle 12 ci sono dentro, solo che in Champions il merito sportivo è fondamentale ed è al di sopra del business.

Champions una Superlega con porte girevoli? Così deve essere, siamo europei. Non ci sono né vincitori né vinti dopo questa situazione. Trovo naturale che sia calato l’interesse per il calcio tra i giovani, sono pieni di input ogni giorno e prima non era così. Si deve essere realisti, non c’è una competizione che si venda così bene da coprire tutti i costi dei club se questi non sono in grado di controllarli.

Non credo che si possa attuare la riforma della Champions sin da subito. Al massimo, si può fare qualche modifica, tutto è migliorabile. Uefa non innocente? Suppongo di no: i problemi del FFP, l’esplosione degli ingaggi.. Non era facile tenere le redini. Ora bisogna prendere atto dei cambiamenti. Mi sono stupito più di com’è stata lanciata la Superlega e mi è difficile persino criticare l’iniziativa, banale e piena di errori. Hanno fatto male i calcoli.

Non sono stato sorpreso dalla sollevazione dei tifosi e credo che la Superlega non sarebbe stata così interessante. Qualche riga dovrà essere tirata, ma non ho nulla contro Agnelli e gli altri.”

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