Primo Piano

CdS – Mertens: “Più gol faccio più De Laurentiis capirà che varrà la pena farmi firmare”

mertens napoli

Sulle pagine del Corriere dello Sport in edicola oggi Dries Mertens ha rilasciato una bella intervista, dove parla del suo futuro a Napoli.

“Ciro” non ha dubbi su come fare per restare a Napoli: continuare a segnare. Queste le parti salienti dell’intervista, che potete leggere integralmente sul quotidiano:

“Dal primo momento ho provato un’attrazione fatale per la città, per la gente. Ci sono stato e ci starò sempre bene a Napoli, perché ho immediatamente avvertito l’affetto della gente. Io e Kat stiamo duellando sul nome di nostro figlio, ma ho la sensazione che vincerà lei.

Sono cambiato da quando ho saputo che diventerà papà. Sento ingigantirsi il mio rispetto per le donne, che ho sempre guardato con ammirazione, ma la gravidanza di Kat ha accentuato il tutto. Napoli mi ha conquistato d’impatto, ho un rapporto speciale con chiunque.

Segnare tanto, così De Laurentiis sarà costretto a tenermi. Più gol faccio e più lui capirà che varrà la pena farmi firmare. E poi ho l’asso nella manica: invece di andare in giro a buttare soldi, per comprare un attaccante nuovo, gli concedo la possibilità di tesserare mio figlio.

Ha un centravanti giovane, con una carriera lunga davanti a sé. Ed io non devo mollare né la casa, né tantomeno Napoli. Io sto qua. Ho un contratto con opzione a favore del club. Aspetto e poi si vedrà. So che esistono due strade, una è quella dell’addio.

E so anche che nel momento in cui sarà inevitabile salutarsi, a casa Mertens piangeranno tutti, io, Kat, anche il bambino, mi creda. Io qui sono un uomo felice e lo è la mia famiglia.

Ma bisogna essere realisti e pratici: il Napoli potrebbe non avere più bisogno di me, e spero non accada subito, però nel caso in cui questo si dovesse verificare, io tenderò la mano, sarò grato per avermi dato la possibilità di appartenere a questo mondo e di avermelo fatto apprezzare. Non dimenticherò un solo istante.

Non mi interessano i dollari, mi basta Napoli. Il Napoli più forte? Quella del secondo anno di Sarri, quella che andò vicinissima allo scudetto. Orsato? Dico che non bisogna avere rimpianti. Cosa c’è scritto nel diario del giorno? Domenica si deve affrontare la Salernitana e dobbiamo batterla, abbiamo buttato via troppi soldi.

Ci sono stati tolti tanti giocatori-chiave; se quella di Sarri era la squadra più bella, questa lascia dietro di sé tante domande: dove saremmo se Covid, infortuni e Coppa d’Africa non ci avessero sottratto tutti quei compagni? Questo è uno squadrone che ha dovuto pagare un prezzo altissimo alla sfortuna.

Cosa potrà diventare Osimhen dipenderà molto da lui, ha un potenziale spaventoso. In due anni ne ha dovute passare troppe, ma adesso toccherà a lui. Il più grande con cui ho giocato? L’Higuain dei 36 gol non ha eguali. Faceva di tutto e giocava per la squadra.

Gol più bello? Devo mettere al sicuro il mio record e quindi se DeLa vuole e me lo consente, mi piacerebbe arrivare a 250. Però posso dire che la prima rete, quella a Firenze, il duetto con il Pipita, ha un posto particolare.

Giocavo poco, in quei momenti, o io o Insigne, e dopo aver segnato andai ad abbracciare Colombo, il nostro terzo portiere, che tempestavo di tiri in allenamento. Lui mi teneva su: aspetta e vedrai. Ebbe ragione lui.

Cosa farò quando smetterò? Viaggiare tanto e poi impegnarmi con i giovani calciatori.

Comments

comments

Ultimi Articoli

To Top