Antonio Corbo, giornalista di Repubblica, è intervenuto nella trasmissione “Ne parliamo da Dimaro”, in onda su Canale 8.
Queste le sue parole: “Le poesie per il gioco di Ancelotti saranno dei sonetti di 15 versi. I termini di De Laurentiis vanno interpretrati, lui ha sempre detto che il Napoli è un’azienda che produce profitto ed ha dei ricavi. Più grave è il temrine mestiere, fossi io avrei chisto “quale mestiere?”, quello del tifoso non è un mestiere. Mi ha molto colpito, lui sa chi c’è dietro a questa contestazione.
Mi auguro che la contestazione sia per fede e non per mestiere.
De Laurentiis chiama “mestiere” a chi lo contesta e mi auguro che i contestatori dimostrano che lo fanno per passione e non per mestiere.
I tifosi sono offesi perché il presidente non si è mai esposto nella maniera giusta, spero che non ci sia una trama estorisiva da parte di chi contesta. De Laurentiis è un imprenditore che deve avere un profitto ma anche chi vende e ci guadagna deve evitare certi aspetti che sembrano eccessivi. Piccole cose che danno fastidio tipo solo su una maglia nuova e non su altri gadget devono essere evitati. Lui quando parla se calibra i termini probabilmente ci sarebbero contestazioni in meno”.
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