Editoriale

Da Pepe a Jose, dalla ragione al sentimento. Non è vietato sognare un altro finale romantico.

Da queste parti l’abbiamo già vissuta. Era anche lui spagnolo come Jose ma con i un carattere completamente diverso. Uomo copertina, anima e leader dello spogliatoio: Reina aveva salutato tra le lacrime ma con la giusta, degna ovazione del pubblico.

Da Pepe a Jose, oggi tocca a Don Callejon potrebbe finire uguale?

Perché, come tutti ricorderanno, quello non fu l’addio di Pepe che con un entusiasmante coup de theatre restò a Napoli quando sembrava già andato.

Potrebbe accadere anche con Callejón? La vita è tanto complicata, soprattutto di questi tempi, il calcio è rinchiuso in una bolla asettica che sterilizza i sentimenti impedendone la libera circolazione.

Una sorta di segregazione emotiva, la passione calcistica è rimasta in lockdown. E allora non sarebbe bello scrivere in finale diverso, strappacuore ed emozionante?

C’è fame di emozioni e voglia di sognare al di là della ragione che è necessaria ma spesso banale e noiosa. C’è ancora un po’ di tempo e un appuntamento con la storia e poi… chissà.

Giuseppe Maria, il destino scritto in un nome doppio che rafforza l’attitudine ai miracoli.

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