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De Laurentiis: “Il calcio italiano va demolito e ricostruito. Se non cambiano le cose adesso, addio”

Aurelio De Laurentiis Napoli

Nella giornata di ieri c’è stata l’elezione per il presidente della FIGC che però non ha portato all’esito sperato.

 

Purtroppo, dopo quattro turni, l’elezione non ha decretato nessun presidente. Il patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è stato intervistato da La Stampa.

Questa le sue parole: “Dico solo che in questa lunga giornata, qua a Fiumicino, abbiamo perso soltanto del tempo: il calcio va demolito e, poi, ricostruito daccapo. Con idee e programmi, nuovi e realizzabili. Quando arrivi sul fondo, non puoi che ricominciare. Non c’è alternativa. Quando, fra di noi in Lega, riusciamo a fare una riflessione di gruppo, capita di guardare ad altre realtà. Quella inglese ci piace.

Cosa c’è da ricucire? Da ricucire c’è l’intero movimento. Prima il Mondiale perso, ora questo spettacolo impensabile: se non cambiamo le cose adesso, addio.
Quanto tempo servirà al calcio italiano per riprendersi? Dobbiamo darci un lasso di tempo di due, tre anni. Ma soprattutto, ribadisco, ripartire da zero altrimenti mettiamo solo delle pezze e ci ricaschiamo di nuovo.

Il passo indietro, adesso, l’abbiamo fatto tutti. A me non importa che non ci sia stata la fumata bianca per la presidenza federale. Importa che questa lezione ci serva da scossa: la seria A può andare avanti, e vivere, anche da sola”.

Per l’intervista integrale vi rimandiamo all’edizione odierna de La Stampa.

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