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Empoli-Napoli: gli azzurri confermeranno il trend dei tanti gol segnati?

Empoli Napoli Analisi Tattica

Empoli-Napoli è una sfida un po’ particolare per gli azzurri, soprattutto negli ultimi quattro confronti; ce la faranno a confermare il trend o i toscani riusciranno a fermarli?

Empoli e Napoli arrivano a questa partita con due umori molti differenti. I toscani devono tornare a vincere se vogliono cercare di salvarsi, mentre gli azzurri vogliono confermare la grande prestazione fatta domenica contro la Roma.

Uno scontro tra le due squadre che negli ultimi quattro confronti ha visto un trend particolare: 15 gol segnati dal Napoli, media di 3.75 a partita. Gli uomini di Ancelotti vorranno continuare questo trend, mentre quelli di Andreazzoli cercare di metterci un freno. Ci riusciranno?

Le probabili scelte dei due allenatori

Andreazzoli dovrebbe partire con il 3-5-2 e gli interpreti bene o male sono quelli di domenica, con l’unica differenza di Silvestre al posto di Veseli in difesa. In attacco si rivedrà la coppia Farias-Caputo.

Per Ancelotti invece ci dovrebbe essere qualche cambio rispetto a domenica. Fuori Hysaj, Allan e Mertens e dentro Malcuit, Ounas e Verdi, con il rientro dello squalificato Zielinski. Gli altri interpreti invece saranno molto probabilmente quelli di qualche giorno fa.

L’Empoli dovrà stare sull’attenti

Il modulo scelto da Andreazzoli, a dire la verità è quello solito, lascia comunque presagire che l’Empoli farà molta attenzione al gioco del Napoli; molta densità a centrocampo per cercare di strappare il pallone e ripartire subito, e mettere in condizione Farias e Caputo di fare danni.

Di Lorenzo da una parte e Pajac dall’altra avranno il compito di spingere sulle fasce, quando sarà l’Empoli a tenere palla. I due dovranno essere molto bravi a farsi vedere per dare linee di passaggio utili per creare pericoli. I tre di centrocampo, Bennacer-Traore-Krunic, dovranno essere bravi nella doppia fase, quella di interdizione e quella offensiva.

Tutti e tre, a fasi alterne, avranno il compito di inserirsi senza palla per sfruttare il lavoro dei due attaccanti. Per quanto riguarda la difesa, composta da Maietta-Silvestre-Dell’Orco, dovranno stare vigili su Milik e Verdi. Di sicuro i centrocampisti li aiuteranno nel compito.

Un Napoli con un attacco mezzo inedito

Il Napoli, forse per la prima volta quest’anno, dovrà fare a meno sia di Mertens che di Insigne in attacco, almeno all’inizio. Il belga è comunque convocato, ma se le cose si metteranno bene Ancelotti non lo rischierà. In attacco quindi coppia inedita, con una conferma (Milik) ed una novità: Verdi.

A prendere il suo posto sulla sinistra ci sarà Ounas, mentre Zielinski (che rientra dalla squalifica) dovrebbe giocare al centro insieme a Fabian Ruiz. Gli azzurri cercheranno come al solito di imporre il proprio gioco, con il centrocampista spagnolo a fare come sempre da metronomo.

Questa volta dovrebbe trovarsi il polacco al suo fianco, che nelle sue corde ha la caratteristica di inserirsi al centro; una cosa che molto probabilmente tenterà spesso domani. Per Ounas e Verdi si profila ancora una volta l’occasione di far vedere che anche loro meritano di essere titolari.

Il primo cercherà molto spesso il dribbling per far entrare in crisi Pajac e servire Milik al centro; di sicuro tenterà anche di rientrare verso il centro per provare il tiro da fuori. Il secondo invece potrebbe trovarsi a dialogare con l’attaccante polacco, e magari servirsi delle sue sponde per cercare di bruciare la difesa toscana sulla velocità.

Sulle fasce Malcuit avrà il compito di spingere di più rispetto a Mario Rui, che presumibilmente giocherà più arretrato proprio per coprire le sue avanzate. A dare man forte al francese ci sarà Callejon, con le sue sovrapposizioni che dovrebbero garantire ampi spazi da sfruttare.

La coppia centrale Maksimovic-Koulibaly dovrà vedersela con Farias-Caputo; non dovrebbero essere clienti molto scomodi, però di sicuro ci sarà un occhio di riguardo per Caputo. Infine, per risparmiare un po’ le energie, potrebbe essere possibile vedere un Napoli meno arrembante rispetto al solito, anche se Ancelotti non ci ha mai abituati a ciò.

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