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Quando eravamo “vittime”, ora da Torino urlano al complotto: “Var imbarazzante, venerdì la partita durerà 48 ore”

Sul portale tuttojuve.com è compraso un articolo che urla al complotto. Ecco alcuni stralci del pezzo dove si parla di come il Var stia indirizzando il campionato.

 

 

“Un Var sempre più imbarazzante, ma i media tacciono e rilanciano: campionato bellissimo. Per il momento…”

Curioso, davvero, davvero curioso. Come cambiano le cose da un anno all’altro. Sembra ieri che i tifosi napoletani (e non solo) venivano tacciati di vittimismo quando cercavano scuse allo strapotere juventino in Serie A. Ora che i bianconeri sono al terzo posto in classifica a meno quattro punti dalla vetta, improvvisamente sulla sponda bianconera di Torino si grida allo scandalo, al complotto mediatico, ad ingiustizie subite. Sotto il mirino, per ovvie ragioni, il Var e gli assistenti ad esso deputati. Il nuovo strumento a disposizione dell’arbitro per ridurre al minimo gli errori durante le partite e che tanto sta contribuendo ad un campionato dai risultati “veri” (passateci il termine), è per i colleghi del portale tematico juventino ormai semplicemente uno strumento con cui si sta tentando di tenere la Juventus fuori dai giochi.

“Con la tecnologia, nessuna polemica, errori ridotti al minimo, contestazioni al minimo. Questo, almeno, è quello che vorrebbero farci credere. Addirittura qualcuno, nella giornata di domenica, è riuscito a giustificare il profondo sonno del Var sull’episodio relativo al rigore concesso al Napoli ad Udine (generato da una caduta di Maggio in seguito ad un fallo di Allan, suo compagno di squadra, spinto da Widmer, che al mercato mio padre comprò) con la mancanza di immagini chiare e nitide. Sicuramente, l’originalità va premiata, anche se qualcosa, in tutto ciò, continua a non tornarci chiaro. Evidentemente il Var soffre di una malattia chiamata acromatopsia congenita, tipica di coloro che vedono solo in bianco nero. Quando si tratta di episodi dubbi relativi ad altre squadre di vertice, pare che la tecnologia presenti spesso il cartello “No signal”, oppure che l’addetto al Var sia impegnato a seguire qualche serie televisiva particolarmente interessante”.

Ma come si permettono? Come? Perché? E’ ovvio che la svista sfortunata a cui si fa riferimento abbia falsato in maniera drastica e definitiva il campionato. Cattivo Var, cattivo! Non si fa. Perché annullare gol irregolari alla Juventus? Perché fischiare rigori contro i bianconeri dopo l’ausilio della tecnologia? Perché tentare in tutti i modi di dare una parvenza di regolarità ad un campionato che è stato fino ad ora dominato in lungo e in largo da una squadra che ha avuto più polemiche che vittorie indiscutibili sul suo cammino? Ovvio, deve esserci sotto qualcosa, un complotto generale dei media che osano anche dire che questo campionato è bellissimo perché combattuto.

“Ora, la domanda è la seguente: se avete sempre parlato di malafede degli arbitri che sbagliavano nel corso della gara (tenuto conto della velocità dell’azione), cosa dovremmo pensare di addetti al Var che sbagliano dopo aver visto e rivisto le immagini sullo schermo? La risposta sta ovviamente nel fatto che le immagini non sono mai chiare, quando di mezzo c’è qualcun altro. Quando in campo c’è la Juve, si riesce a sviscerare ogni minimo frame, non si sa in quale modo, ma ci si riesce. Nessuno dei nostri bravi opinionisti, giornalisti, fenomeni del web, s’è ancora posto questo quesito, semplicemente perché, sino ad oggi, per un caso sicuramente fortuito, il Var ha strizzato spesso l’occhio a Inter, Roma, Napoli, mentre nei confronti della Juventus (ed altre squadre), è stato un pochino più sfortunato (diciamo così)”.

A questo punto è chiaro, nessuno tra i giornalisti lo dice e meno male che ci sono colleghi così attenti: c’è malafede da parte degli addetti al Var. Sbagliano anche dopo aver visto le immagini per favorire squadre come Inter, Roma e Napoli mentre ai poveri bianconeri viene tolto il dovuto solo per lasciarli fuori dalla lotta per la testa classifica.

“Siamo però sicuri che, nel caso in cui, la Vecchia Signora dovesse per qualche imponderabile motivazione tornare in testa al campionato, ci sarebbe il ritorno delle classifiche parallele del lunedì ed interrogazioni parlamentari sull’utilizzo errato della tecnologia, su taroccamenti di immagini da parte della Società bianconera e via dicendo. Chiuderemmo con una domanda, buttata lì: non è che la gara del San Paolo sia stata anticipata al venerdì ipotizzando che, con l’utilizzo del Var a manetta, sia questa l’unica possibilità per permettere alla stessa di concludersi entro le 22:45 della domenica sera?”.

C’è accanimento contro la Juve, ovvio, troppa attenzione sugli episodi della Vecchia Signora, troppa la voglia che le partite si chiudano con un risultato non influenzato da errori arbitrali. Togliere il beneficio del dubbio è pura crudeltà, lasciare ai bianconeri la possibilità di dire che l’arbitro ha preso la decisione giusta con delle sterili immagini senza cuore che li smentiscano sta nella natura stessa del nostro calcio. Una natura che ha portato ad indagini, processi, accuse e giudizi di colpevolezza in passato. Una natura che ha lasciato un alone di mistero (ma neanche tanto) e di rabbia, di frustrazione e di sospetti sulla nostra Serie A per troppo, troppo tempo perché tutto possa cambiare così, su due piedi, con delle immagini prese da telecamere e controllate da professionisti.

Una natura che, sinceramente, non vedevamo l’ora che cambiasse.

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