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Esclusiva. Lavori San Paolo, Castellone: “Tanti dubbi. Ecco quanto investire per uno stadio nuovo”

Abbiamo chiesto all’imprenditore edile Pasquale Castellone un commento sulle ultime novità della telenovela San Paolo.

Contattato lo scorso 13 maggio, Pasquale Castellone  è stato facile profeta nel prevedere che i lavori non sarebbero iniziati a breve termine.

Si parla di questi lavori al San Paolo da diversi anni. L’assessore Borriello ha chiamato in causa la lentezza della burocrazia italiana e le difficoltà economiche del Comune. Ma di solito quanti mesi passano dalla decisione di fare un intervento e la prima picconata?

“Innanzitutto bisogna vedere  se la Legge consente a un Comune indebitato di godere di una linea di credito.  Potrebbe anche essere il CONI a dare i soldi al Comune, proprietario dell’impianto,  e invitarlo a bandire una gara per i lavori da fare. La tempistica? Considerando che alla gara possono partecipare tutte le ditte della Comunità Europea la gara deve restare pubblicata sul giornale telematico almeno per 90 giorni. Poi servirebbero 2-3 mesi per la valutazione dell’espletamento della gara, sperando che non ci siano ricorsi alla Magistratura che potrebbero far allungare i tempi anche di anni. Volendo semplificare senza eventuali ricorsi, in Italia dal bando della gara all’inizio dei lavori potrebbero passare 8-12 mesi. A  oggi non c’è ancora nessuna gara”

Siamo a novembre e si parla ancora di presentazione del progetto prima al Coni poi al Credito Sportivo. Ma non era stato fatto tutto già in estate tanto e vero che si è parlato dei 25 milioni di euro del Credito Sportivo sbloccati ad agosto e che bisognava solo iniziare i lavori?

“I soldi sono stati stanziati per l’ammodernamento dell’impianto. Quindi una volta stanziati i soldi il Credito Sportivo chiede un progetto che prevede la realizzazione dei lavori per i quali i soldi sono stati stanziati. Quindi verrà valutato se sono stati rispettati tutti i canoni richiesti per poi erogare i soldi”

Impianto antincendio, vie di deflusso e adeguamento della Tribuna Stampa e dell’area accoglienza agli standard UEFA per un totale di 1 milione di euro. Lavori affidati alla Napoli Servizi S.p.a. Non entriamo nel merito della scelta ma la procedura di assegnazione dei lavori è stata corretta o si doveva bandire una gara?

“Per un importo così basso possono comunque ci può essere l’affidamento diretto da parte del Comune  senza bandire una gara, per gli altri 24 invece è obbligatorio seguire l’iter burocratico”.

Ma a questo punto il Comune non potrebbe fare 24 affidamenti diretti dell’importo da 1 milione di euro ognuno?

“Assolutamente no, o meglio, il Comune potrebbe prenderli dalla propria liquidità per poi recuperarli con la rendicontazione con il Credito Sportivo. Ma quello di Napoli è un Comune in dissesto finanziario”

L’intervento successivo dovrebbe riguardare la sostituzione dei sediolini. Anche per questa tipologia di lavori possiamo quantificare la tempistica ad esempio solo per la sostituzione in una curva?

“E’ un sistema tutto bullonato e si possono fare anche in 15 giorni tra una partita in casa e l’altra”.

Ma per acquistare i sediolini nuovi è necessario bandire una gara e quindi potrebbero passare sei mesi solo per iniziare a sostituire i sediolini?

“Se li fa un privato no, altrimenti andrebbe bandita una gara di fornitura almeno che non rientrano nella gara che riguarderebbe i 24 milioni di euro. La mia sensazione? Sembra che il Comune stia giocando a “votta a passà ‘a nuttata” dando ogni tanto qualche caramella”

Non si è parlato di sistemazione dei servizi igienici. Magari una semplice dimenticanza, ma non dovrebbe essere una priorità nel rispetto dei tifosi di tutti i settori dello stadio?

“I bagni vanno assolutamente triplicati ma poi tocca ai tifosi averne rispetto e, purtroppo, devo dire che non sempre in passato ci sono stati segnali incoraggianti in questo senso”.

Il San Paolo un giorno sarà mai uno stadio in grado di ospitare una finale di Champions League?

Con questa amministrazione comunale no, mai

E con un presidente come De Laurentiis?

“Forse. A lui non piace perdere, però i segnali che lancia sono quelli di un presidente di transito che non vuole patrimonializzare la sua società. Ad esempio l’Empoli, una società non a livello del Napoli per potenzialità di spesa,  ha messo su un bel centro sportivo e De Laurentiis potrebbe fare altrettanto con soli 4-5 milioni di euro. Non è amatissimo dai tifosi napoletani ma bisogna prendere atto che se da qualche anno possiamo parlare con orgoglio di calcio lo dobbiamo a lui. Ho la sensazione che qualche passo farà. Non so quando ma stanno maturando i tempi per ricorrere a qualche partnership”

Quanto bisognerebbe investire per uno stadio nuovo?

“Dipende da cosa vuoi fare. Uno stadio da 40.000 posti, di più non serve il napoletano non ha più fame di andare allo stadio, sul modello della Vodafone Arena del Besiktas 300-400 milioni di euro” .

 

 

 

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