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Fatti o parole?

Raggiunse i nuovi compagni di squadra direttamente nel ritiro di Feldkirchen, in Austria. Agli occhi dei giornalisti apparve una sorta di clone di Pizarro e Gattuso con l’aspetto del primo e la grinta del secondo.

 

LA PRIMA CONFERENZA STAMPA

La lingua italiana, “quella sconosciuta”, non lo spaventò. Conferenza ricca di contenuti, sfrontatezza e coraggio, nonostante la giovane età. Un’infanzia difficile, causa l’abbandono della madre dopo la nascita, ha reso Walter Gargano un combattente vero.

CUORE ED ANIMA

Una grinta che fece breccia da subìto nei cuori dei tifosi napoletani, una “fame” che non ha mai deliziato il palato fine dei sostenitori azzurri, ma ne ha senza ombra di dubbio appagato l’immedesimazione spirituale.

Le prime annate con la casacca del Napoli sono straordinarie per rendimento e costanza. Poi, la crescita esponenziale del Progetto-Napoli e dunque della qualità tecnica in mezzo al campo, lo mettono ai margini.

LA FRASE CRUCIALE

Era il 28/08/2012 quando è passato all’Inter. Ed è questa la data che ha raffreddato l’amore dei tifosi del Napoli nei confronti di Walter Gargano. In conferenza stampa di presentazione alla nuova squadra, infatti, il centrocampista uruguaiano afferma di essere arrivato all’Inter nel momento giusto e che fin da piccolo ha tifato per i nero-azzurri.

Un’ammissione che ha avuto il sapore del tradimento.

Il RITORNO A NAPOLI

Dopo l’esperienza (fallimentare) all’Inter ed un girovagare in prestito, rientra a Napoli alle dipendenze di Rafa Benitez che ha voluto trattenerlo.

DA SEPARATO IN CASA A SPOSO NOVELLO?

Con estrema professionalità si è allenato. Con grande impegno ha fatto il suo mestiere. Con grande ardore si sta conquistando un posto da titolare in mezzo al campo.

L’avvio stagionale del Napoli, deludente nei risultati ed ancor di più per l’apatia agonistica mostrata, ha messo in risalto lui, con la caparbietà e la forza di correre come un treno, nonostante il momento negativo della squadra, nonostante le critiche piovose, e soprattutto nonostante i personali e noti limiti tecnici.

Certo, Napoli meriterebbe tecnica sopraffina. Certamente la crescita tecnica della squadra necessiterebbe di innesti qualitativi. Ma in attesa di comprendere perchè ciò non sia avvenuto, l’agonismo e l’anima gettata in campo da Walter Gargano forse meriterebbero applausi, piuttosto che disappunto.

E se proprio questo matrimonio non s’adda fare, almeno consideriamo Walter Gargano come una moglie che nonostante abbia avuto nel cuore un altro, ci ha dato anima, cuore e sudore in ogni momento vissuto accanto a noi.

 

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