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FOCUS – Il grande rimpianto di ADL ha un nome e cognome: Fabio Quagliarella

“Nostalgia per calciatori ceduti? Sapeste quante volte ho pensato a Quagliarella, che qui a Napoli ha dovuto convivere con situazioni ignote al mondo esterno. Ora non sarebbe più giusto per nessuno, ma Fabio è un rimpianto e non è stata colpa di nessuno”.

 

 

 

 

Parola di Aurelio De Laurentiis, nella lunga intervista rilasciata per l’edizione odierna del Corriere dello Sport. Il patron azzurro ha parlato dell’attaccante di Castellammare di Stabia, ora alla Sampdoria, arrivato a Napoli nel 2009.

Una sorta di ritorno del figliol prodigo per Fabio, da sempre tifoso della squadra azzurra: dopo tanto peregrinare in giro per l’Italia e, soprattutto, due ottime stagioni all’Udinese, con la cui maglia segna un gol spettacolare proprio al San Paolo, l’attaccante realizza il suo grande sogno.

E la stagione d’esordio è di alto livello: 11 i gol in campionato per Fabio, tra cui uno, meraviglioso, dalla distanza a Bergamo contro l’Atalanta ed uno contro la Juventus, in una vittoria casalinga contro la Juventus. Nell’estate successiva il Napoli acquista Edinson Cavani e i tifosi già pregustano un tridente da sogno formato dall’uruguagio, dal “Pocho” Lavezzi e dallo stesso Quagliarella.

Ma dopo la notte del preliminare di Europa League ad Elfsborg, decisa proprio da una doppietta del “Matador”, arriva la doccia fredda: Fabio Quagliarella lascerà Napoli, per accasarsi alla Juventus, la rivale di sempre.

Un trasferimento che scatena l’ira dei tifosi azzurri che, delusi dalla sua scelta, gli danno del traditore e non perdono occasione per dimostrare il proprio dissenso. Solo sei anni dopo verrà fuori la verità: Quagliarella fu vittima di stalking da parte di un agente della Polizia postale che, con lettere minatorie, lo accusava, in maniera infondata, di affiliazioni con la camorra e di rapporti con minorenni.

Queste lettere arrivarono direttamente al presidente De Laurentiis che cedette il calciatori ai bianconeri, contro la sua volontà. La vicenda ha avuto, fortunatamente, un buon fine e da allora Quagliarella sta vivendo una seconda giovinezza. Incredibile la stagione appena conclusa, con 19 gol segnati in Serie A, a 35 anni: non da tutti. Ed ha, finalmente, ottenuto il perdono da parte dei suoi ex tifosi che, in occasione della gara casalinga contro la Sampdoria, giocata il 23 dicembre, gli hanno tributato un lunghissimo applauso, chiudendo anche un occhio sul gol realizzato da Fabio, su calcio di rigore.

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