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Icardi: “Togliere il posto ad Higuain in Nazionale? La strada è lunga. Toglierei un calciatore al Napoli”

Mauro Icardi, attaccante dell’Inter al centro di scoop e gossip per la sua vita privata, commenta la sfida che attenderà l’Inter domenica sera a San Siro, contro il Napoli dell’altro argentino Higuain. 
Ca­glia­ri e poi Fio­ren­ti­na: due crol­li inat­te­si e pieni di do­man­de.
Che ri­spo­ste vi siete dati?
«Con il Ca­glia­ri siamo an­da­ti un po’ in tilt dopo es­se­re ri­ma­sti in dieci. Con la Fio­ren­ti­na ab­bia­mo preso su­bi­to due gol in­cre­di­bi­li e non ab­bia­mo sa­pu­to rea­gi­re. Ab­bia­mo ana­liz­za­to tutto tra noi. Ora non dob­bia­mo più pen­sa­re a quel­le par­ti­te, ma solo al Na­po­li. Bi­so­gna vin­ce­re e dare con­ti­nuità alle vit­to­rie. La sta­gio­ne è ap­pe­na ini­zia­ta. E il la­vo­ro paga sem­pre».

Ora però si è fatto male Osval­do… Perché in tanti hanno la sen­sa­zio­ne che quan­do c’è Da­niel in campo lei sia an­co­ra più pe­ri­co­lo­so?
«Forse perché es­sen­do anche lui una prima punta ca­pi­sce bene come dob­bia­mo muo­ver­ci. Ci par­lia­mo molto, lui si ab­bas­sa di più e io gli al­lun­go la squa­dra. Ma la scor­sa sta­gio­ne mi sono tro­va­to a me­ra­vi­glia anche con Pa­la­cio, che sta per tor­na­re il vero Tren­za».

In­ter-Na­po­li è anche Icar­di con­tro Hi­guain.
«Lui è un gran­de, è il nu­me­ro 9 dell’Ar­gen­ti­na. To­glier­gli il posto? È lunga, si vedrà. Credo che lui al Real Ma­drid abbia im­pa­ra­to ad es­se­re de­ci­si­vo ogni pal­lo­ne che tocca, vin­cen­do anche la sfida con Ben­ze­ma: quan­do l’al­le­na­to­re man­da­va in campo lui, la par­ti­ta cam­bia­va».

Po­ten­do, al Na­po­li to­glie­reb­be il Pi­pi­ta?
«No, Ham­sik. E’ for­tis­si­mo». 

Ci dà un giu­di­zio sui cin­que nuovi ar­ri­va­ti?
«Medel è rab­bio­so, Vidic se­re­no, Dodò com­ple­to, Osval­do tec­ni­co, M’Vila un altro pit­bull. Vi sem­bra di­ver­so da Medel? E’ vero, lui è un rott­wei­ler!».

Maz­zar­ri in­ve­ce è fi­schia­to.
«I veri ti­fo­si non fi­schia­no. I veri ti­fo­si se c’è una par­ti­ta aspet­ta­no di ve­de­re come va, poi de­ci­do­no. Ri­pe­to: non si fi­schia, si tifa per la pro­pria squa­dra e il pro­prio tec­ni­co. Do­me­ni­ca tro­ve­re­mo un am­bien­te dif­fi­ci­le? Sono con­vin­to che la gente ci so­sterrà sino al 90’. Ci serve l’aiuto di San Siro».

Alla par­ti­ta in­ter­re­li­gio­sa per il Papa, Ma­ra­do­na ha detto che lei “non me­ri­ta­va di stare lì”.

«Lui ha detto quel che pen­sa­va, io ho gio­ca­to co­mun­que quel­la par­ti­ta e ho in­con­tra­to il Papa: non po­te­vo chie­de­re di più. Del resto pro­prio non me ne frega nulla».

La sua forza è ti­ra­re drit­to con ca­rat­te­re no­no­stan­te tutto, voci o cri­ti­che.
«Non m’in­te­res­sa ciò che di­co­no gli altri».

Qual è la cosa più utile che le ha in­se­gna­to Maz­zar­ri?

«Mi fa la­vo­ra­re tanto pure sulla tec­ni­ca: il gol di si­ni­stro al Sas­suo­lo nasce anche da questo». 

A pochi passi da In­ter-Na­po­li ci dica tre mo­ti­vi per cre­de­re nell’Inter.

«Uno: perché la squa­dra mi piace e per il la­vo­ro che sta fa­cen­do la so­cietà. Due: perché ci sono molti gio­va­ni che hanno fame e vo­glia di vin­ce­re, visto che non hanno mai vinto. Tre: siamo un grup­po unito, anche ex­tra­cam­po».

E quat­tro: è de­ci­si­vo bat­te­re il Na­po­li.
«De­ci­si­vo è vin­ce­re con­tro qual­sia­si squa­dra in ge­ne­ra­le, non solo il Na­po­li. Anche se l’anno scor­so ad ar­ri­va­re terzi sono stati loro e in due gare non siamo riu­sci­ti a bat­ter­li».

fonte: Gazzetta dello Sport

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