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Koulibay: “Scudetto, l’anno prossimo ci riproviamo. Sarri deve restare. Napoli mi ha dato tutto”

Kalidou Koulibaly ha rilasciato una lunga intervista a Sky Sport, tra gli argomenti il sogno scudetto, il rapporto con Sarri e con Napoli, fino al problema de razzismo e al Senegal.

 

 

“Ci ho sempre creduto allo scudetto, anche quando avevamo tanti punti dalla Juve. Quando ho visto la palla in porta allo Stadium sono successe tante cose nella mia testa, non ho realizzato di aver fatto gol. L’immagine che non dimenticherò mai è quella della squadra che festeggiava e ci credeva ancora.

E’ mancato pochissimo. Ci sono mancate forse 2-3 partite che abbiamo pareggiato pur giocando bene, gli infortuni che abbiamo avuto sono stati difficili da superare, ma siamo stati insieme a loro. In alcune gare è mancato il gol, forse serviva più ritmo e cattiveria. Siamo stati vicini. Mancano due partite, faremo di tutto per vincerle, il mister vuole il record di punti e anche noi vogliamo fare i primi 3 posti della storia del Napoli con più punti. Tutti possono pensare che sia finito, ma non siamo in vacanza.

Forse Sarri ha ragione. Inconsciamente abbiamo mollato. Io non ho guardato la partita di Milano e penso di aver fatto bene. Ma giocare dopo e la Juve è sempre difficile. Siamo colpevoli, ma ci ha fatto male. Vedere la Juventus vincere così ha fatto scattare qualcosa nella nostra testa e non abbiamo avuto la reazione giusta a Firenze. Speriamo di crescere ancora, l’anno prossimo dovremo fare ancora di più per questo scudetto. Fare tutti questi punti è difficile, in un altra stagione avremmo già vinto lo scudetto da qualche partita. Speriamo che l’anno prossimo possiamo crescere ancora di più per vincere lo scudetto, è una città che ha bisogno di questo titolo. Vogliamo fare la storia.

Ha dato fiducia a tanti giocatori che prima erano in difficoltà. Dobbiamo continuare con lui, poi la scelta sarà sua e del presidente, ma speriamo resti per il gruppo. E’ un allenatore differente da quelli normali, vive il calcio, sta sempre a vedere partite degli avversari, le nostre, vuole la perfezione. Un gruppo così, uno staff così, ci permette di crescere e andare avanti. Tutti siamo cresciuti con lui. Spero resti più a lungo possibile. Ringrazio anche Benitez che mi ha portato qui, altrimenti non sarei arrivato, poi Sarri ci ha dato un modo di giocare con la sua personalità pazzesca, è differente dagli altri.

Napoli mi ha dato tutto, sono arrivato come giovane uomo, sono diventato papà qui, sono cresciuto mentalmente e sono diventato un altro uomo. Sono arrivato nel posto giusto al momento giusto, di questo sono orgoglioso. Quando cammino per la città mi riconoscono e mi fa piacere, non avrei mai pensato a questo. A casa mia posso invitare anche i vicini a casa, la città mi dà fiducia in tutto. Non avrei mai vissuto questo altrove. Spero anche in futuro, dopo la carriera, di tornare, mio figlio è napoletano e dovrà vedere dove è nato.

Dispiace che in alcuni stadi ci siano fischi per il colore della pelle. Non si può vedere più una cosa del genere. Dà fastidio a tutti, ma penso anche ai napoletani ed a Lorenzo che in alcune città viene insultato e fischiato. Sono immagini brutte! Il calcio è altro, ormai i giocatori vengono da tutti i paesi, la diversificazione aiuta. Questo insegnerò anche a mio figlio.

100 milioni? Non lo so, io voglio sempre crescere, il mercato è così, dà cifre enormi, ma lo dico anche ad amici e familiari. Io so che devo sempre lavorare per migliorare e lo farò fino a quando smetterò, questa è la strada per crescere. Sono cose che danno soddisfazione, ma non so se li valgo.

Senegal? Quando l’ho scelto era il mio secondo obiettivo il Mondiale dopo la Coppa d’Africa. Sono orgoglioso, felice, il Senegal merita questo. Mi fa pensare a Napoli, non ha ancora vinto e deve dimostrare le sue potenzialità a livello mondiale. Abbiamo qualità, dobbiamo farlo vedere al mondo”.

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