Il Napoli batte la Roma 2-1 all’Olimpico. Una vittoria importante per la conquista di un posto nella prossima Champions, ma anche una fondamentale iniezione di fiducia per la supersfida con il Real Madrid di martedì.
Il Napoli ha vinto imponendo il suo gioco alla squadra di Spalletti per circa 80 minuti e segnando due gol con azioni di pregevole fattura.
L’Olimpico restituisce alla Champions League una squadra viva che ha mandato ai suoi tifosi e, soprattutto, ai suoi precoci cantori del de profundis segnali di risveglio.
Ma per la ‘remontada’ con il Real Madrid potrebbero non bastare.
- La paura inziale con troppi errori di misura nei passaggi.
- L’eccessiva ‘timidezza’ nei contrasti fisici (eccezion fatta per Rog) dei centrocampisti.
- I disimpegni nei pressi dell’area di Reina che, pur di non buttar via palla, troppo spesso lanciano a rete gli avversari e gente come Ronaldo e Bale di solito non perdonano e i regali li portano a casa.
- Il terzo gol che avrebbe chiuso la partita non segnato in più di un’occasione per mancanza di cattiveria.
- Quei 6 minuti finali successivi al gol di Strootman in balìa dell’avversario senza riuscire a gestire la partita frenando l’entusiasmo degli avversari e tenendo la palla lontana dalla porta di Reina.
La Roma non è il Real Madrid e il Real Madrid non è la Roma. Queste lacune potrebbero essere letali per recuperare i due gol di svantaggio con i madridisti. Si parte dall’1-3 del Santiago Bernabeu e, tutto sommato, il Napoli contro il gigante ‘blancos’ ha poco da perdere. Un fattore questo che potrebbe aiutare gli azzurri ad affrontare il Real Madrid con la sfacciataggine del giovane incosciente.
Per passare ai quarti di finale di Champions League, serve il Napoli quasi perfetto dei primi 70 minuti al San Paolo contro il Benfica.
Quel Napoli lì che ha iniziato a ‘risvegliarsi’ all’Olimpico, potrebbe anche fare l’impresa. Ma deve completarsi colmando quelle lacune.
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