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La Samp non sa più vincere. Il Napoli tra le “cause”

Una piazza che mugugna. Nonostante la Samp si trovi a soli dieci punti dalla posizione che vale l’accesso ai preliminari di Champions League.

Ai tifosi blu-cerchiati non va giù l’incomprensibile flessione che ha subìto la propria squadra: da cinque turni gli uomini di Mihajlovic non riescono a conquistare i tre punti, con il timore nel rush finale venga vanificato lo splendido lavoro fatto durante tutto l’arco del campionato. Un’involuzione di tutta la squadra, compreso il suo condottiero, che sembra essere diventato nuovamente un allenatore “normale”.

Dove è finito il tecnico che con il suo carisma scuoteva la squadra? Dove è finito quel guerriero che trasferiva la propria grinta ai suoi calciatori? Dove è finito quel tecnico che aveva saputo dare lustro e pubblicità a se stesso fino ad entrare nell’ottica visiva di club blasonati? Dove è finito l’appeal del tecnico che ha indotto Aurelio De Laurentiis a fare un sondaggio su di lui?
Sinisa MIhajlovic è tornato ad essere un allenatore normale, anche nelle reazioni post-gara: “La squadra mi è piaciuta, è mancato solo il risultato” – ha dichiarato Sinisa al margine del pareggio interno contro il Verona. Nulla di più fasullo. Inimmaginabile una reazione così blanda del tecnico appena un mesetto fa dopo una gara giocata sottotono dalla sua compagine. Perché? Difficile dirlo, ma i tifosi sampdoriani, forse maliziosamente, una risposta se la sono già data: Sinisa, consapevole di andar via a fine stagione, non avrebbe più le motivazioni giuste.

Che le voci di mercato abbiano influito anche sul sergente di ferro? Magari è solo un caso, magari si tratta di una fisiologica e naturale  flessione stagionale, ma se davvero fosse così, Sinisa Mihajlovic, da Rafa Benitez, avrebbe davvero qualcosa da imparare.

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