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La stagione del Napoli, aprile: dall’impresa di Torino alla fine del sogno

Ripercorriamo insieme il cammino fatto del Napoli nella stagione calcistica appena terminata.

 

Il mese di marzo ha segnato la testa dei giocatori del Napoli, gli azzurri non riescono più ad esprimere il solito calcio e iniziano il mese di aprile a -4 dalla Juventus.

Il primo incontro è contro il Chievo al San Paolo. Il Napoli appare chiaramente in difficoltà e va sotto 1-0 al 73′ con un gol di Stepinski. Sembra tutto finito, il sogno si sta spegnendo, ma all’89’ Lorenzo Insigne trova un passaggio straordinario per Milik che di testa batte Sorrentino, che fino a quel momento sembrava insuperabile: 1-1, ma ancora non basta, così si andrebbe a -6, distanza troppo ampia quando hai una squadra come la Juventus che ti sta davanti. Ed è in questo momento che succede qualcosa di pazzesco: il San Paolo comincia a cantare, 50000 voci ad incitare gli azzurri per gli ultimi minuti di una partita che può segnare una stagione. E’ il 93′, calcio d’angolo per il Napoli, il pallone viene messo al centro, arriva sui piedi di Diawara, l’eroe che non ti aspetti che spara un destro a giro sul palo lontano e fa urlare di gioia un San Paolo in lacrime, è 2-1 e -4 dalla Juventus.

La settimana dopo il Napoli gioca a San Siro contro il Milan, una partita durissima che costa al Napoli un’altra frenata, gli azzurri infatti pareggiano per 0-0. Il Milan porta a casa il pareggio grazie al proprio portiere Donnarumma che al 90′ fa una parata stratosferica su Milik. La Juventus, intanto, continua a vincere. -6.

Pochi giorni dopo, nel turno infrasettimanale, il Napoli trova l’Udinese al San Paolo. Altra partita difficilissima dove il Napoli si trova sotto due volte, prima 1-0 e poi 2-1. Proprio quando la squadra di Sarri si trova in svantaggio per 2-1 arriva da Crotone la notizia della Juventus che sta pareggiando. Il San Paolo comincia di nuovo a spingere con tutta la voce la squadra che riesce con Albiol, Milik e Tonelli a portare la squadra sul 4-2 e sul -4 alla vigilia dello scontro diretto.

E’ il giorno, il 22 aprile il Napoli arriva allo Juventus Stadium per lo scontro diretto contro i bianconeri. Al seguito della squadra una città intera davanti al televisore più tutti i napoletani non residenti in Campania presenti allo stadio. Comincia la gara, gli azzurri impongono il proprio gioco contro la Juventus che non riesce ad uscire dalla propria metà campo. Nonostante questo la partita sembra voler rimanere bloccata sullo 0-0. Ma al 90′ Lorenzo Insigne guadagna un calcio d’angolo importantissimo, Callejon sul punto di battuta, la mette dentro e Koulibaly la mette dentro con un mazzata di testa. E’ finita!!!!! Il Napoli ha espugnato lo Juventus Stadium, la città è in festa. 20000 persone aspettano la squadra all’aeroporto di Capodichino.

La settimana dopo è probabilmente la settimana che spegne le speranze dei tifosi e della squadra. La Juventus gioca a Milano contro l’Inter di sabato sera. I bianconeri passano in vantaggio e l’Inter va in 10 grazie ad un espulsione molto dubbia di Vecino. Ma i nerazzurri non mollano e riescono clamorosamente a passare in vantaggio con l’uomo in  meno. Pjanic intanto fa quello che gli pare in mezzo al campo, ma Orsato fa di tutto per non espellerlo. L’Inter, alla fine, molla, e la Juventus riesce nella rimonta, 3-2.

Il Napoli il giorno dopo a Firenze non c’è con la testa, perde 3-0 con una tripletta di Simeone e dice addio alle speranze scudetto.

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