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L’Internazionalizzazione ed il Provincialismo Unico comun denominatore: Vendere e Ridurre il Monte Ingaggi

 

La prossima stagione, quella che vede il ritorno all’italianizzazione, quella che molti considerano un ridimensionamento delle ambizioni della S.S.C. Napoli SpA, una stagione senza Champions League e con un bilancio che, per la prima volta sotto la presidenza di Aurelio De Laurentiis, chiuderà in perdita, necessiterà di una politica aziendale che possa consentire al Napoli di invertire il trend dell’ultima stagione e di tornare a lottare di nuovo per le posizioni di vertice in campionato.

L’ultima partita del campionato appena concluso, quella con la Lazio, ha messo, probabilmente, la parola fine ad un’era, quella di Benitez, che sembrerebbe esser stata poco fruttuosa in termini di risultati sportivi. Il biennio Benitez ha fatto sì, però, che al Napoli arrivassero giocatori del calibro di Gonzalo HiguainJosè Maria Callejon e Dries Mertens, tre fuoriclasse che, proprio grazie al Napoli, hanno visto crescere il loro valore di mercato in maniera esponenziale.

Contemporaneamente, l’era dell’internalizzazione, ha, anche visto, un netto aumento del monte ingaggi, che da dati di bilancio, sfiora i 73 milioni di euro.

Oggi, Aurelio De Laurentiis, si trova in una situazione di stand byin assenza dei ricavi garantiti dalla Champions League, il presidente, dovrà reperire dal mercato le risorse necessarie a costruire una squadra che possa rilanciarsi sin dalla prossima stagione in campionato ed in Europa.

La sola via è, dunque, vendere e tagliare la voce salari e stipendi.

In uscita, sembrerebbe ci siano giocatori come Colombo (€100 mila di stipendio annuo, Mesto (€700 mila di stipendio) e Michu(€1.8 di stipendio) in scadenza di contratto. A questi vanno aggiunti anche quei giocatori come Britos (€900 mila), Gargano(€1.7) e Inler(€1.4), con scadenza contrattuale nel 2016 che sembrerebbero non rientrare più nei piani della società.

Ipotizzando che il Napoli riesca a vendere questi tre giocatori secondo le valutazioni di Transfertmarkt, non otterrebbe dalle cessioni più di 18,7 milioni. Poco per poter finanziare una campagna di rafforzamento dell’organico che sia in linea con le aspettative del pubblico del San Paolo.

Per dare linfa vitale alla prossima campagna acquisti del Napoli, serve una cessione eccellente, ma chi realmente potrebbe consentire al Napoli, sia per il valore del cartellino che per l’ingaggio, di prendere una boccata d’ossigeno?

Il giocatore che, al netto delle imposte, ha lo stipendio più alto, è Higuain con i suoi 5,5 milioni; seguono Zuniga con 3,5 edHamsik con 3. 

Poi, Callejoncon un ingaggio di 2,5 e Mertensche percepisce annualmente un ingaggio da 1,2 milioni.

Conoscendo la storia recente del Napoli, è facile ipotizzare che De Laurentiis cerchi di ripetere quanto fatto in passato con Lavezzi e Cavani, mettendo sul mercato Gonzalo Higuaindato insofferente in azzurro e ricercato da diversi top club europei tra cui l’Arsenale la JuventusDalla sua cessione il Napoli incasserebbe,teoricamente, una cifra che dovrebbe oscillare tra i 40 ed i €50milioni, risparmiando, come ingaggio 11 milioni lordi all’anno e contabilizzerebbe nel bilancio 2015/16 una plusvalenza di circa 28,9/€32 milioni. Il cartellino del Pipita, che era stato pagato al Real Madrid ben 37 milioni, è stato in gran parte ammortizzato edal 30 giugno 2015 avrà un valore di carico di 11,1 milioni, ragion per cui una cessione ad 40 milioni si tradurrebbe in una plusvalenza monstre per il bilancio del Napoli.

Ma non è detto che sia Higuain a partire. Le voci di mercato, danno, nel radar dei top club europei Callejon e Mertens. Ma anche il sacrificio di Lorenzo Insigne, che nelle ultime ore, ha manifestato una poca considerazione da parte della società,potrebbe servire per reperire le risorse necessarie alla “rifondazione”.

Sembrerebbe, a questo punto, visto anche il cambio di modulo che probabilmente subirà il Napoli nella prossima stagione con il nuovo mister Sarri, che i due maggiori indiziati, sarebbero lo spagnolo ed il belga. Entrambi hanno acquisito maggiore visibilità internazionale ed una loro cessione frutterebbe molto al Napoli. La plusvalenza maggiore il club di De Laurentiis la otterrebbe con Callejon, circa € 22 ml: acquistato due anni fa dal Real Madrid per 9 milioni, verrebbe venduto per una cifra non inferiore ai 25, ed essendo in Bilancio al 30/06/2015 ad un valore di € 2,66, garantirebbe una plusvalenza notevole. Mertens, invece, garantirebbe, se ceduto ad una cifra intorno ai €18 ml, una plusvalenza di € 15,08 ml, in quanto in Bilancio è adesso inscritto ad un valore di € 2,92

Inoltre, la società partenopea, con le due cessioni abbasserebbe il monte ingaggi, al netto, di ben 8 milioni.

Le scelte non mancano e le manovre di mercato sono solo all’inizio, sicuramente qualcuno partirà, bisogna vedere se, anche questa volta, la politica da provinciale della S.S.C. Napoli pagherà ancora.

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