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Maggio: “Deluso di non aver giocato ieri. Napoli resterà per sempre nel mio cuore”

Christian Maggio, terzino del Napoli, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli.


“Il mancato ingresso di ieri? Beh è inutile nascondere che ci son rimasto molto male, son rimasto un po’ deluso, ci tenevo a chiudere nel miglior modo possibile questo ciclo di 10 anni. Purtroppo non è stato possibile, evidentemente doveva andare così, che dire.


Napoli mi ha insegnato tantissimo, al di là di come giocatore ma come persona, mi ha tolto i veli davanti agli occhi. Sentir parlar napoletano mio figlio per me è bellissimo, quando torno a casa e vedo che mio figlio e mia moglie stanno bene è il regalo più grande. Napoli è una città che ti dà tanto, certo è anche un po’ difficile perchè bisogna stare in certi parametri ma è una città che dà tantissimo. Ho un carattere molto chiuso e Napoli mi ha fatto sciogliere tantissimo.

Cosa farò da grande? per almeno due anni spero di continuare a giocare, poi da grande si vedrà. Ho sempre detto che volevo fare l’allenatore dei bambini, è un mio obiettivo, se non sarà così farò sicuramente qualcos’altro ma spero di restare sempre nell’ambito sportivo che è sempre la mia passione.

Futuro al Torino con Mazzarri? ora sto valutando a 360 gradi, non so ancora nulla, non è detto nemmeno che vada via dal Napoli. Ieri dovevo salutare, ero all’ultimo giorno, poi se non arriverà il rinnovo col Napoli valuterò ogni offerta ed ogni possibilità.
L’affetto dei tifosi è straordinario, per me è questo lo scudetto, non potrò piacere a tutti e questo fa parte della vita, ma mi fa piacere di aver lasciato un segno nel bene e nel male ai tifosi.

Quale trofeo mi ha lasciato più emozione? sicuramente la prima Coppa Italia, perchè arrivò dopo tanti anni di digiuno del Napoli e battendo la Juventus all’Olimpico. Le successive coppe che abbiamo vinto sono in ogni caso tutti trofei che hanno un valore, un significato importante e che porterò sempre dentro di me, sapendo di averle vinte in una città spettacolare.

Chi mi ha colpito di me come allenatore in azzurro? ogni allenatore mi ha dato un insegnamento diverso. Mazzarri lo conoscevo già dai tempi della Sampdoria e il suo modo di giocare rispecchiava totalmente le mie caretteristiche, Benitez era una persona molto colta e riusciva a mettere in riga tutti i calciatori in modo buono e con una gestione positiva e che faceva bene col gruppo. Con Sarri son sincero, non ho avuto un gran bel rapporto, peccato che non si sia vinto nulla col bel gioco che si è visto.
Se il Napoli mi offre un anno di rinnovo da calciatore e poi futuro da dirigente? Non so se accetterei con sicurezza, bisogna valutare ogni singola situazione, dalla famiglia al lavoro, qui sto benissimo e resterei un altro anno volentieri.

Cosa dire ai tifosi? dico dieci volte grazie all’infinito per come mi avete trattato qui a Napoli, a me e alla mia famiglia, purtroppo la vita va avanti e le cose cambiano. Napoli sarà sempre la mia seconda casa, spero che ogni volta che tornerò mi tratterete sempre bene, così come avete fatto ieri. Vi voglio bene. Sempre Forza Napoli!”.

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