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Marko Rog: un diamante tra le mani di Sarri

Il croato ha giocato dal primo minuto contro la Juventus.

Un talento che tutti erano curiosi di ammirare, e che ieri sera ha confermato di essere un giovane dal futuro radioso. Marko Rog, contro la Juventus, ha giocato la sua seconda partita da titolare con la maglia del Napoli, dopo quella contro lo Spezia, sempre in Coppa Italia: il giovane croato ha lasciato intravedere ottime doti che, probabilmente, meriterebbero maggiore attenzione e più minutaggio.

D’altronde, se a soli 19 anni esordisci in una Nazionale ricca di talento come quella croata e a 22 nemmeno compiuti hai già giocato un campionato Europeo e sei regolarmente convocato dal tuo selezionatore, vuol dire che di talento ne hai da vendere. Il piccolo croato si è formato nelle giovanili del Varazdin: una volta salito in prima squadra, alla sua prima stagione da professionista, si laurea capocannoniere della squadra, con 17 gol segnati.

Così il giovane Rog viene notato prima dal RNK Spalato e, successivamente, dalla Dinamo Zagabria, che in fatto di giovani se ne intende. Col primo club di Croazia, disputa una stagione eccellente, nella quale esordisce in Champions League: nei preliminari realizza anche due gol, segnati, rispettivamente, contro Fola Esch e Molde. Le sue prestazioni, oltre a valergli l’appellativo di erede di Modric e di Rakitic, convincono il ct croato Ante Čačić a convocarlo per i campionati europei, tenutosi in Francia.

Rog gioca una sola partita, quella contro la Spagna: il giovane viene impiegato da mediano nel 4-2-3-1, con il compito di limitare un totem come Andres Iniesta: il croato gioca un’ottima partita e serve anche l’assist per il gol del momentaneo 1-1 a Ivan Perisic. Calciatore duttile e polivalente, che può essere impiegato da mezzala, mediano, trequartista, perfino da esterno, sia a destra che a sinistra.

In estate il Napoli mette gli occhi su di lui, e decide di acquistarlo, versando 13,5 milioni nelle casse della Dinamo Zagabria. L’inizio, però, è complicato: l’esordio arriva solo a dicembre, quando sostituisce Hamsik nel 3-0 rifilato all’Inter. Da allora altri spezzoni, inframezzati dalla partita da titolare giocata contro lo Spezia. Poi Sarri decide di schierarlo dal primo minuto con la Juventus, forse sollecitato anche da De Laurentiis, che vorrebbe vederlo più spesso in campo. Il croato gioca un’ottima partita: dribbling, recuperi di palla, dinamismo, qualità nello stretto e in campo aperto. Sarri ha tra le mani un gioiello: un rincalzo di lusso che potrà insidiare i titolari e che, sicuramente, merita maggior considerazione.

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