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Montervino: “La figura del Direttore Sportivo è importante per la gestione giornaliera”

Ciccio Montervino Milik Napoli

Francesco Montervino, ex azzurro e dirigente sportivo, è intervenuto a Radio Marte nel corso di Forza Napoli Sempre condotto da Gianluca Gifuni.

“Un pool al posto del direttore sportivo può andare. Ma la figura del direttore sportivo è importante per la gestione giornaliera, la vittoria, l’evento. Giuntoli per tutto quello che ha fatto, sia in positivo che in negativo, è stato uno dei direttori più presenti, uno dei direttori che ha più conoscenza della materia, che ha giocato al calcio e che conosce le dinamiche dello spogliatoio. Il pool sarà in grado di fare le stesse cose? Chi capirà quando è il momento di dare una pacca sulla spalla a un giocatore e quando è il momento di tirargli le orecchie? Chi capirà quando l’allenatore sta sbagliando un concetto della squadra, una sostituzione o un’idea tattica e magari chi lo redarguirà? Sulle competenze del pool, invece, non c’è dubbio. Ribadisco che la figura del direttore è importantissima perché se un giocatore litiga con l’allenatore ed ha bisogno di sfogarsi non va certamente dal presidente o dal pool. Deve andare dal direttore sportivo. Altrimenti la società lascerebbe libertà di comportamento a tutti quanti senza che si possa parlare con nessuno. Il direttore, quindi, è fondamentale perché evita alcune problematiche. Orsolini, Traoré, Zhegrova, Laurienté potrebbero essere i sostituti di Lozano anche se sono tutti diversi tra loro. Orsolini è più simile a Politano, Traoré è simile a Lozano ma con caratteristiche fisiche completamente diverse, Laurienté è un destro che solitamente gioca a sinistra e invece a Napoli occorre un destro che deve giocare a destra. Bisogna capire qual è l’idea di Garcia e, in base a quello, vedere su quale giocatore puntare. Garcia davanti preferisce gente che ha gamba, Laurienté e Traoré hanno un cambio di passo importante, Orsolini un po’ meno ma comunque è sempre un calciatore di un certo tipo. Bisogna capire quali sono i dettami tattici dell’allenatore. Se andasse via Osimhen il Napoli rimarrebbe competitivo a seconda di come lo sostituirà. A me piace molto Hojlund anche se è diverso rispetto al nigeriano. Forse è anche più veloce ma se deve andare a impatto con un difensore centrale ha meno forza, meno potenza. E quindi andrebbe cambiato il modo di servirlo. Migliorare la rosa del Napoli non è semplice perché è una rosa fortissima. Per esempio, giocatori forti come Zelinski in Europa non ce ne sono e secondo me dobbiamo smetterla di pensare che il polacco sia discontinuo. Zelinski è quello. In alcune partite fa delle giocate straordinarie e determinanti, in altre mette in atto giocate “normali”.

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