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Napoli-Dnipro, ecco come l’Uefa sceglie gli arbitri per le partite

Le polemiche scaturite dopo il gol del pareggio degli ucraini, hanno messo sotto accusa la designazione dell’arbitro norvegese Moen.

Una semifinale di Europa League, ha una grande importanza per un club sia per il prestigio sia, anzi soprattutto, per l’aspetto economico. Dopo l’evidente errore di valutazione del fuorigioco in occasione del gol del pareggio del Dnipro, in tanti si sono chiesti se fosse stato giusto designare, per una partita così importante, una sestina arbitrale di una federazione calcistica che occupa il 26esimo posto nel ranking Uefa. Addirittura dietro anche a nazioni come Cipro e Bielorussia. Eppure l’arbitro norvegese è uno degli arbitri che fanno parte della categoria denominata “elite” dall’Uefa. Quindi Moen è considerato dalla commissione arbitrale del massimo organisco europeo, uno dei migliori ventuno arbitri internazionali.

L’Uefa suddivide i direttori di gara in cinque categorie, che vengono riviste due volte l’anno, l’1 luglio e l’1 gennaio: Elite, First (o premier), Categoria 2, Categoria 3, Categoria 4

Le promozioni o le retrocessioni da una categoria all’altra (massimo una categoria alla volta) avviene in base ai commenti e ai voti, che un osservatore di una nazione diversa valuta durante le partite delle varie competizioni Uefa,

Le designazioni vengono fatte sotto la responsabilità della commissione arbitrale Uefa con la collaborazione all’unità arbitri dell’amministrazione Uefa .

Gli arbitri vengono scelti in base alle prestazioni delle partite precedenti (voti più commenti) e in base alla condizione atletica.

L’amministrazione prepara una prima proposta che viene discussa dalla commissione arbitrale e, nell’eventualità, riveduta originando la designazione definitiva.

Il nome dell’arbitro designato viene reso solo due giorni prima della partita quando è già in viaggio verso la destinazione assegnategli, in modo da evitare ogni possibile contatto illecito.

Nella città dove si svolge la partita, l’arbitro designato viene accolto insieme ai suoi collaboratori, da un membro della commissione arbitrale del paese della squadra che gioca in trasferta.

Le spese di soggiorno sono tutte a carico dell’Uefa e non del club ospitante.

Per una questione di neutralità non viene mai designato un arbitro della stessa nazionalità di una delle squadre presenti in quel girone.

Terminata la fase a gironi vengono considerati solo i 21 arbitri della categoria elite e i 32 della categoria first.

I nuovi arbitri internazionali entrano a far parte della categoria 4. Fanno eccezione quelli delle cinque principali federazioni: Spagna, Inghilterra, Germania, Italia e Francia che iniziano la carriera internazionale dalla categoria 3, perché in questi paesi ci vuole più tempo per raggiungere lo status di arbitro internazionale e soprattutto perché sono arbitri abituati ai massimi livelli professionistici.

Considerando quest’ultimo passaggio, perché per Napoli-Dnipro non è stato designato un inglese, tedesco o francese visto che nessuna delle loro squadre è ancora impegnata in Europa League?

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